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25 aprile, l’Italia ricorda la liberazione dal nazifascismo

Il 25 aprile è il giorno in cui l’Italia ricorda la liberazione dal nazifascismo.

All’alba del 25 aprile 1945 erano rimasti solo pochi territori del Nord Italia in mano alle truppe tedesche, e ai loro alleati della Repubblica Sociale Italiana (Rsi) ancora fedele a Benito Mussolini. Proprio quel giorno, alle 8 del mattino, la radio del Cln, Comitato di Liberazione Nazionale (Cln) – il coordinamento dei partigiani italiani – lanciò l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati. Quel che era rimasto del regime fascista in Italia crollò rapidamente, e così le truppe angloamericane entrarono senza problemi nelle grandi città del Nord.

Il 28 aprile 1945, tre giorni dopo, Benito Mussolini tentò di fuggire verso la Svizzera, ma fu intercettato da alcuni partigiani che lo fucilarono insieme alla sua storica amante Claretta Petacci.

Il giorno seguente a Milano il cadavere dell’ex dittatore venne esposto, appeso per i piedi, a piazzale Loreto, la stessa piazza dove il 10 agosto 1944 i legionari fascisti della legione Ettore Muti avevano lasciato esposti alla folla 15 partigiani uccisi.

Dal 25 aprile 1945, quindi, l’Italia dovette ricominciare da zero, distrutta da una guerra che l’aveva fortemente segnata dopo oltre vent’anni di dittatura fascista

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