26 giugno 1819: viene brevettata la bicicletta
Nel corso della storia, numerosi furono i tentativi di risolvere il problema degli spostamenti quotidiani. Il barone Karl von Drais risolse il problema il 26 giugno del 1819.
Il primo tentativo si attribuisce agli antichi cinesi che già nel 206 a.C. pare avessero costruito un rudimentale veicolo a due ruote, fatto di legno e bambù, sul quale il conducente si sedeva dopo avergli dato una buona spinta; altri sostengono invece che la storia della bicicletta nasca con Leonardo da Vinci, nel cui Codice Atlantico è inserito uno schizzo di velocipede – datato intorno al 1493 – con sella sull’asse posteriore, ruote di uguale grandezza, trasmissione a catena e demoltiplica (tecnologia che verrà introdotta solo intorno al 1885). Un disegno eccezionale, ma che purtroppo è rimasto segreto per oltre 500 anni e la cui paternità non è mai stata provata, facendo ancora discutere gli studiosi. Nel giugno del 1817 grazie al barone tedesco Karl von Drais nacque la Laufmachine (letteralmente: “macchina da corsa”). In Francia, questa bicicletta primitiva fu chiamata, in onore del suo inventore, “draisienne”. In Italia, invece, il nuovo veicolo fece la sua apparizione a Milano nel 1819 con il nome di draisina.