33 morti sospette all’Ospedale di Massa Carrara, indagato primario del Noa
La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte di Fernarda Ballerini, la donna deceduta al Nuovo Ospedale Apuano, il 31 dicembre del 2017. Il pubblico ministero Marco Mansi ha iscritto nel registro degli indagati Alessandro Pampana, primario del Noa.
Trentatré decessi nel reparto di medicina dell’Ospedale delle Apuane nel periodo compreso tra il 20 dicembre 2017 e il 10 gennaio 2018. Decessi su cui la Procura vuole vederci chiaro: apre un fascicolo, iscrive nel registro degli indagati il primario Alessandro Pampana e dispone la nomina di due consulenti tecnici che esaminino tutte le cartelle cliniche e tutta la documentazione sanitaria riguardante le morti sospette.
Il primario di medicina generale dell’ospedale Noa di Massa è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura in merito all’inchiesta aperta dopo l’esposto presentato dall’attuale presidente del consiglio comunale, Stefano Benedetti, su 33 presunte morti sospette, a causa di possibili infezioni contratte in reparto, tra i degenti della struttura. L’iscrizione è “strumentale”, “di rito” e “a tutela dello stesso indagato” – spiegano gli investigatori – in vista di esami irripetibili per i quali la procura il prossimo primo ottobre, conferirà l’incarico, al fine della nomina di un proprio consulente.
Il consigliere di Fi chiede che le indagini “accertino la causa di tali contagi”, sospettando il “proliferare di batteri quali Clostrinum difficile e Klebsiella”, e se questo possa essere addebitato “ad eventuali responsabilità circa l”applicazione dei protocolli di gestione delle infezioni ed eventualmente a scarse condizioni igienico sanitarie”.
La Asl, circa un mese fa aveva confermato alcuni decessi rispondendo a una lettera di Benedetti, ma aveva parlato di “malati fragili, pazienti oncologici, trasportati con protesi, geriatrici, con situazioni cliniche e assistenziali gravi, quasi tutti anziani, con patologie respiratorie, cardiovascolari e casi di ventilazione meccanica”, deceduti per l”aggravarsi di polmoniti. Benedetti al procuratore ha inviato anche i nomi e cognomi di parenti degli anziani che si sarebbero rivolti a un avvocato per denunciare le infezioni intestinali e polmonari che hanno portato alla morte i loro familiari.
“Abbiamo già analizzato tutti i dati sui decessi che sono esattamente lo stesso numero dell”anno precedente e che coincidono con il picco influenzale. Non ci sono differenze. “Così il direttore generale della Asl Toscana Nord-Ovest, Maria Teresa De Lauretis, dopo l’annuncio del consigliere di Forza Italia Stefano Benedetti riguardo l’esposto-denuncia in procura sui “decessi sospetti”. «Siamo comunque a disposizione della magistratura per ogni chiarimento ma siamo anche indignati che si giochi sulla vita e i sentimenti dei pazienti e dei loro familiari e si denigrino professionisti che durante il picco influenzale hanno lavorato con responsabilità e dedizione», conclude.