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Accadde oggi 8 marzo – 1918: il primo caso di influenza spagnola

E’ l’inizio di una devastante pandemia…ma perché è chiamata “spagnola” se non viene dalla Spagna?

Nel 1918 un’epidemia di influenza – soprannominata “spagnola” – cominciò a diffondersi in tutto il mondo e nel giro di pochi anni finì per uccidere circa 50 milioni di persone. Gran parte delle vittime erano giovani sani tra i 18 e i 29 anni di età, una fascia di popolazione che di solito è più resistente a questo tipo di infezione.
“Fu la più grande epidemia di influenza della storia, eppure gli anziani, che di solito sono i più colpiti dalla malattia, ne furono quasi completamente immuni”, spiega Michael Worobey, il biologo della University of Arizona di Tucson che ha diretto la ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Secondo lo studio, i giovani furono particolarmente vulnerabili alla spagnola (che uccise un contagiato su 200) perché da bambini non erano stati esposti a un tipo di influenza simile.

All’influenza viene dato il nome di spagnola poiché la sua esistenza è inizialmente riportata soltanto dai giornali spagnoli, in quanto la Spagna non era coinvolta nella prima guerra mondiale e la sua stampa non era soggetta alla censura di guerra; negli altri paesi, il violento diffondersi dell’influenza fu tenuto nascosto dai mezzi d’informazione, che tendevano a parlarne come di un’epidemia circoscritta alla Spagna. In realtà, il virus fu portato in Europa dalle truppe del Corpo di spedizione statunitense che, a partire dall’aprile 1917, erano confluite in Francia per la Grande Guerra.

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