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Accadde oggi: il Piave mormorava (video)

 “II Piave mormorava calmo a placido al passaggio dei primi fanti, il ventiquattro maggio: l’esercito marciava per raggiunger la frontiera, per far contro il nemico una barriera”.  Il 24 maggio 1915 l’Italia entra in guerra dopo 10 mesi di neutralità.

L’Italia si affianca all’Intesa nella guerra allo “straniero”. Nonostante la maggior parte della popolazione fosse contraria all’entrata in guerra, gli interventisti riuscirono a prevalere e così, nonostante la devastazione che la guerra stava già portando, l’Italia decise di schierarsi con Inghilterra, Francia e Russia, contro i suoi ex alleati dell’Impero Austro-Ungarico e della  Germania. I neutralisti (cattolici, liberali giolittiani, socialisti) erano la maggioranza nel Paese e alla Camera, ma erano divisi. Gli interventisti (repubblicani, radicali, socialriformisti, sindacalisti rivoluzionari, associazioni irredentiste) avevano un obiettivo comune e una maggior capacità di mobilitare le piazze. Ma il presidente del Consiglio Salandra, il ministro degli Esteri Sonnino e il re Vittorio Emanuele III avevano già deciso, firmando in gran segreto il 26 aprile il Trattato di Londra con Inghilterra, Francia e Russia, che in cambio dell’alleanza con l’Intesa offrivano il Trentino, il Sud Tirolo fino al Brennero, la Venezia-Giulia, l’Istria, tranne la città di Fiume, e la Dalmazia.Tre anni dopo, l’11 novembre 1918 il conflitto finì ma lasciò terreno fertile per quella che di li a poco sarebbe stata la guerra più devastante mai vista.

 

 

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