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Addio al filosofo Giulio Giorello

Si è spento a Milano, a 75 anni, a causa di complicazioni legate al contagio da coronavirus.

Giulio Giorello nato nel capoluogo lombardo il 14 maggio del 1945 era allievo di Ludovico Geymonat ed è stato il suo successore nella cattedra di Filosofia della Scienza all’Università Statale milanese.

 Da quanto si è appreso, era stato ricoverato per  coronavirus circa un mese fa al Policlinico, ed era stato dimesso da una decina di giorni ma è deceduto a causa delle conseguenze della malattia.

Giorello, sposato da pochi giorni con la sua compagna Roberta Pelachin, aveva appena scritto un testo sulla sua lotta contro il Covid.

Giorello cercava di colmare le differenze tra le discipline umanistiche e scientifiche. Il libro ritenuto di maggior successo scritto da Giorello, era “Di nessuna chiesa”, manifesto per la libertà di pensiero e di ricerca.

Anche il premier Giuseppe Conte ha ricordato il professore, in un tweet:  “Giulio Giorello è deceduto. Filosofo raffinato, epistemologo, grande appassionato delle questioni riguardanti il “metodo” della scienza. Ha riflettuto intensamente anche su etica, politica, religione. L’Italia perde un grande pensatore, mai banale. Ci restano le sue dense pagine”.

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