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Afd attacca google: censura i nostri spot

“A differenza di quanto accade con Facebook e Twitter, Google ci sta sabotando e penalizza i nostri candidati”. Ad accusare Google e Youtube è Thor Kunkel , stratega  dell’Afd.

Alternative fur Deutschland, il  partito tedesco di estrema destra, ha assunto per la propria propaganda l’azienda texana Harris Media,  già assunta alle cronache per aver lavorato per Donald Trump, per la lobby americana della armi e per la destra francese del Front national. Da una settimana starebbe cercando di sbloccare un sito e alcuni video che i colossi del web stanno cercando di nascondere.  Da una settimana ci sarebbe un vivace scambio tra Harris Media e i colossi del web, ma senza risultati. L’Afd ha investito molti soldi perché i video caricati l’11 settembre scorso sul web appaiano in cima alla lista dei siti che risultano da due ricerche molto semplici: “Angela Merkel” o “Cancelliera Merkel”. Ma Google e Youtube hanno continuato a riportare problemi e a lasciare i video in fondo o a bloccarli del tutto.

Ma entrando nel dettaglio, che il motore di ricerca più potente del mondo e il canale video abbiano cercato di rendere poco visibili video e slogan piuttosto discutibili sembra motivato. Su un video si accusa la cancelliera di essere una “traditrice”, su un altro si vede la faccia di Merkel e l’attentato di Amnis Amri al mercatino diNatale di Berlino, come se tra un attentato sanguinoso di matrice terroristica e la cancelliera ci fosse un nesso.

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