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Alla Fenice la prima partitura della Semiramide di Rossini

Oltre a un nuovo allestimento di Semiramide, in scena dal 19 al 27 ottobre, il teatro ospiterà l’esposizione della sua partitura autografata.

Le pagine sono pulite, tranne due macchie di inchiostro con le impronte digitali del compositore. Niente che nella partitura originale della “Semiramide”, andata in scena in prima assoluta il 3 febbraio 1823 al Teatro La Fenice, a Venezia, sembra poter dire che Gioacchino Rossini aveva anche l’usanza di scrivere a letto, spargendo i fogli poi sul pavimento. Sul primo di quei fogli, rilegati con una copertina in marocchino, 41 anni anni dopo, il 5 marzo 1864, il musicista pesarese, scrisse “Attesto io sottoscritto essere questo l’autografo originale della mia opera Semiramide” con tanto di firma e data.

Il documento, dopo i lavori di restauro del laboratorio dell’Abbazia di Praglia, sarà esposta al pubblico assieme a tutti i documenti inediti di Rossini in un allestimento della Fondazione Hruby a partire da mercoledì 17 ottobre. Il melodramma tragico in due atti su libretto di Gaetano Rossi, Semiramide sarà in scena in una nuova produzione firmata dalla giovane e promettente regista Cecilia Ligorio, Riccardo Frizza dirigerà l’Orchestra e il Coro del Teatro La Fenice. La mostra incentrata sulla partitura originale, allestita in Sala Ammannati, sarà invece aperta dal 16 al 27 ottobre in occasione delle recite dell’opera e durante le visite al Teatro.

La messinscena di Semiramide e l’esposizione della partitura originale di Rossini sono iniziative inserite nel calendario italiano dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018.

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