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Apple dice addio a Ipod Nano e Shuffle

 Apple ha confermato di aver messo fuori produzione l’ipod nano e lo shuffle, i due lettori musicali introdotti nel 2005.

Shuffle venne presentato in gennaio e Nano, diretto erede del Mini dalla vita molto breve, nell’evento di settembre di dodici anni fa. Gli smartphone hanno ormai concentrato centinaia di funzionalità che rendono da anni inutili i player di questo tipo. Per chi volesse limitarsi al Wi-Fi e sganciarsi (davvero) dal telefono, per esempio mentre fa sport, non rimane che l’iPod Touch, la versione di maggior successo lanciata nel 2008.
Cupertino ha silenziosamente messo offline i siti dedicati ai due prodotti, gli ultimi a non “girare” su sistema operativo iOS, ed è dunque impossibile acquistarli. In una dichiarazione si legge che entrambi i lettori sono arrivati al termine della loro vita e sono dunque stati ufficialmente tolti dal mercato. Seguendo di tre anni, era il 9 settembre 2014, il capostipite, l’indimenticabile iPod classic. “Stiamo semplificando la nostra line-up degli iPod con due modelli Touch il cui prezzo parte da 199 dollari e stiamo togliendo dalla circolazione Shuffle e Nano” ha spiegato il portavoce. In effetti l’occasione ha comportato un ritocco della memoria e dei listini per i riproduttori superstiti: ora sono disponibili solo versioni da 32 e 128 GB a 199 e 299 dollari, addio alle 16 e 64 GB.
D’altronde Apple aveva di fatto da tempo abbandonato al loro destino i due prodotti. Il Nano non veniva aggiornato dal 2012, quando venne equipaggiato con connettività Bluetooth per cuffie e speaker wireless, a parte qualche novità cromatica un paio di anni fa. Le ultime attenzioni per il comodissimo Shuffle, adorato dai runner, risalgono addirittura alla quarta generazione presentata nel 2010 che tuttavia sfoggiava medesime specifiche della precedente a eccezione della reintroduzione dei tasti fisici. Anche in questo caso sono arrivate, qui e là, delle nuove colorazioni. Ma nient’altro.  Per certi versi è perfino sorprendente che i due iPod abbiano resistito per una dozzina di anni. Probabilmente un po’ di tempo in più è stato concesso loro per una questione affettiva: in fondo a Cupertino non dev’essere semplice uccidere un prodotto che si chiama iPod e che porta dunque il nome del dispositivo che ha ribaltato il mondo musicale aprendo la strada all’iPhone (che in certe fasi progettuali si sarebbe perfino chiamato iPod phone). È sufficiente pensare che la prima versione fu introdotta nel 2001, sei anni prima dello smartphone. E, per certi versi, basta fare un po’ di attenzione ai nomi di alcuni recenti dispositivi: AirPods e HomePod.

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