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Autostrade, oggi la decisione del Consiglio dei ministri

Il governo si prepara al Consiglio dei ministri, nel corso del quale l’esecutivo dovrebbe prendere una decisione definitiva sulla revoca della concessione autostradale ad Aspi.

Considerando i 10 miliardi di debito di Aspi e altri 9 in capo ad Atlantia, il governo sta valutando l’ipotesi di un commissariamento della società, che di fatto ne assicurerebbe la continuità aziendale azzerando gli attuali vertici. Servirebbe in questo caso un decreto vero e proprio, destinato poi al passaggio parlamentare, quindi la strada è percorribile solo con la copertura politica di tutte le forze della maggioranza. Diversamente, se si intendesse procedere con le norme attualmente in vigore, sarebbe sufficiente un decreto interministeriale che non dovrebbe passare né dal voto del cdm né dalle aule del Parlamento.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nei giorni scorsi è stato molto chiaro, dopo avere di fatto bocciato la proposta avanzata da Aspi nel fine settimana, con cui l’azienda aveva messo sul piatto 3,4 miliardi di risarcimenti oltre a impegni sul fronte degli investimenti e della riduzione della tariffe. “Lo Stato non sarà socio dei Benetton”, ha detto Conte, chiudendo quindi alla possibilità che il governo possa entrare nel capitale di Aspi lasciando la famiglia veneta con una quota di minoranza della società. La strada in questo caso avrebbe previsto un aumento di capitale destinato a un pool di nuovi investitori guidato da Cassa Depositi e Prestiti, con la quota di Atlantia che si sarebbe sensibilmente diluita dall’88% attuale, scendendo ben al di sotto del 50%.

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