HOMELibriRecensioni

Come Bach mi ha salvato la vita: La storia di Ramin Bahrami da Tehran ai tour mondiali

“Come Bach mi ha salvato la vita” (di Ramin Bahrami, Mondadori 2012. P114) è la storia di un bambino cresciuto nell’Iran degli ayatollah che vietavano la musica. E’ il sorprendente racconto, sotto forma di ricordo liquido, di un ragazzo che fugge dalla guerra, di un uomo di 36 anni che è diventato un pianista di fama mondiale…

Risultati immagini per come bach mi ha salvato la vita

La musica di Bach rappresenta il mio mondo ideale, dove le realtà più diverse convivono in armonia,dove l’Occidente e l’Oriente si amano e si divertono insieme, dove il nero fa l’amore con il bianco, dove il tedesco si innamora del ritmo siciliano,dove tutto è al servizio della perfezione e della bellezza.”

Ramin Bahrami è solo un bambino quando per la prima volta viene folgorato dalla musica di Bach. Da quel momento non smette mai di seguire le impronte del Maestro fino a trasferirsi in Italia per studiare pianoforte al conservatorio. Sono gli anni in cui condivide ore di esercizio e duro lavoro con l’amatissimo maestro Piero Rattalino. E pure il ragazzo di Theran inizialmente trova degli ostacoli da affrontare

“Suonava malissimo, come uno che parla una lingua senza conoscerla bene e fa errori di pronuncia e di grammatica, ma sprigionava una fortissima carica emotiva, era evidente una conoscenza del dolore inconsueta per la sua giovane età.”

Con queste parole Rattalino descrive il suo primo incontro con Bahrami. Probabilmente nemmeno lui che sara’ il suo mentore immaginava che quel ragazzino sarebbe diventato uno dei maggiori interpreti di fama mondiale di Bach. Intanto Ramin cresce e la sua formazione artistica lo porta in Germania dove sara’ il continuo contatto con altri musicisti a stimolare il suo genio. Ma gli anni passati in Italia e poi in Germania sono anni di separazione dalla famiglia, di lontananza, ed è proprio la musica a fare da ancora di salvezza a Ramin lontano da casa, ma anche dalla guerra tra Iran e Iraq che si combatteva in quegli anni.

“Con Bach ho imparato ad essere determinato, deciso, convinto, ma anche, benchè l’opera non sia ancora conclusa, a dominare il mio demone, vale a dire la gelosia, le arroganze giovanili, gli scatti d’ira che hanno segnato qua e là il mio percorso umano e che ancora adesso, a volte, mi impediscono di essere contemporaneamente la persona e l’artista che vorrei.”

La storia di Ramin Bahrami, insomma, è la storia di un ragazzino sfortunato, di un percorso accidentato e di una vita senza radici. Allo stesso tempo leggere questa autobiografia scorrevole come una composizione bachiana vuol dire confrontarsi con l’esperienza di qualcuno che, come chiunque altro, ha sognato di fare la rockstar, di riempire le platee e vivere di musica. Tutto questo Bahrami l’ha fatto, rendendo la storia del ragazzino sfortunato soltanto l’incipit di una vita incredibile.

 

5 BIOGRAFIE E AUTOBIOGRAFIE DI PERSONAGGI INCREDIBILI DA NON PERDERE:

  1. Io sono Malala, di Malala Yousafzai (Garzanti Libri, 2012)

  2. Ipazia. La vera storia, di  Silvia Ronchey (Rizzoli Editore, 2011)

  3. Gabriel García Márquez, Vivere per raccontarla di Gabriel García Márquez (Mondadori, 2012)

  4. Autobiografia di Malcolm X di Malcom X (BUR, 2004)

  5. Immortale Pier Paolo Pasolini di Guido Santato (Carocci, 2013)

     

 

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori