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Bansky, “La bambina col palloncino si autodistrugge” ma per creatività

Una delle notizie che ha destato più scalpore nell’ambito dell’arte nelle ultime settimane, è stata la parziale distruzione di un’opera di Bansky fini ad un’asta e per volontà dello stesso artista britannico.

Ad un’asta di Sotheby’s a Londra era stata battuta la sua “Girl with balloon”, una delle sue creazioni più conosciute, per ben 1.04 milioni di sterline, circa 1.18 milioni di euro. Ma nello stesso momento della vendita, un’allarme ha invaso la sala e la tela avanti gli occhi di tutti ha cominciato a scivolare giù dalla cornice che la conteneva e ad uscire ridotta a strisce. Una sorta di tritadocumenti era stato nascosto all’interno del quadro dallo stesso Bansky anni prima e volutamente azionato quel giorno in sala probabilmente.

Quello che il Guardian ha visto come lo “scherzo più audace nella storia dell’arte” forse era qualcosa di più. L’artista ha da sempre lanciato provocazione al fine di spingere alla riflessione e alla critica sociale e, in questo caso, ha lasciato qualche istruzione su come considerare ciò che ha fatto alla tela. Su instagram ha condiviso un’immagine della tela con il titolo “Going, going, gone…”. Ma più tardi ha condiviso anche il video che riproduceva l’attimo della distruzione inserendo nella didascalia una citazione di Picasso:”The urge to destroy is also a creative urge”/”L’urgenza di distruzione è anch’essa un’urgenza creativa”.

Sembra quindi che Bansly abbia ancora una volta lanciato un messaggio alla comunità, ma intanto gli addetti ai lavori si chiedono se il quadro mezzo tritato registrerà un’aumento o un abbassamento del suo valore.

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