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Berlusconi e le elezioni: l’ex Cavaliere può candidarsi?

“Nessuno può essere punito se non in forza di una legge che sia entrata in vigore prima del fatto commesso, nessuno può essere condannato per un’azione o omissione che, al momento in cui è stata commessa, non costituiva reato secondo il diritto nazionale o internazionale” a parlare è l’articolo 7 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo ed è l’articolo sulla quale Silvio Berlusconi farà leva domani per candidarsi alle prossime elezioni.

Ma partiamo dal principio. L’ex Cavaliere, nel maggio del 2013, è stato condannato in via definitiva a quattro anni (di cui tre condonati dall’indulto) per frode fiscale nel processo Mediaset. E’ una grave accusa e, da accusato, l’ex Premier non potrebbe candidarsi alle prossime elezioni che si terranno nel nostro paese. Ma all’epoca dei fatti (maggio 2013), la legge suddetta non era ancora entrata in vigore, motivo per cui domani 22 novembre l’udienza che si terrà a Strasburgo presso la Corte europea dei diritti dell’Uomo è storica, senza alcun precedente.

Alla luce della Legge Severino, Berlusconi non può candidarsi alle prossime elezioni, ma la Corte di Strasburgo potrebbe cambiare in modo radicale gli scenari e condannare addirittura il nostro paese per violazione dei diritti umani.

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