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#BoycottMulan, la campagna per boicottare il film della Disney

La scrittrice britannica Jeanette Ng ha denunciato che, nei titoli di coda del film, venivano ringraziate le autorità dello Xinjang, dove la pellicola è stata girata, e dove la minoranza musulmana viene mandata nei campi di rieducazione.

“Spero che la mia protesta porti a una svolta, sono arrabbiata ma anche troppo stanca e disincantata per sentirmi indignata, il mondo dello spettacolo è complice, quanto accaduto è incredibile!”. È diventata uno dei nuovi volti della protesta di Hong Kong, quella che viaggia online, che chiede giustizia, il rispetto dei diritti umani in Cina e che ha lanciato anche una nuova campagna, un nuovo hashtag#BoycottMulan, Boicottare Mulan, il nuovo film in live action a pagamento della Disney. Jeanette Ng è una scrittrice britannica nata a Hong Kong con una passione sfrenata per il fantasy, una donna che fa volare i suoi lettori in mondi incantati ma che allo stesso tempo, con le sue parole cariche di rabbia, mostra a chi l’ascolta la realtà di quanto avviene ogni giorno nella sua terra d’ origine, tra arresti e violenze. La scrittrice era balzata agli onori della cronaca un anno fa per aver reso omaggio, pubblicamente, ai manifestanti di Hong Kong.

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