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Un ‘buco nero’ alle prossime Olimpiadi invernali

Sembra un buco nero ma è un grattacielo. L’occhio umano non riesce a percepirlo grazie ad una sostanza che assorbe la luce.

Appare totalmente nera all’occhio umano che non riesce a decifrare quello che vede. Sarà all’ingresso del parco olimpico dei Giochi invernali che si terranno in Corea del Sud l’anno prossimo. Progettato dall’architetto britannico Asif Khan, autore del grattacielo in costruzione a PyeongChang, che verrà rivestito in Vantablack: la sostanza create dall’uomo che più si avvicina al nero assoluto. Sviluppata e brevettata dall’azienda britannica Surrey NanoSystems, Vantablack è una sostanza composta da nanotubi di carbonio che assorbe fino al 99,96% delle radiazioni. ​

“Rompe le regole della percezione perché assorbe la luce anziché rifletterla. Ed è una cosa potentissima nel campo dell’architettura”, sostiene Khan che chiama la sua creazione “uno scisma dell’universo”. E proprio come accade al di la dell’orbita terrestre, il grande nero (delle facciate del palazzo) la sera verrà illuminato da migliaia di luci che ricordano le stelle. L’obiettivo di Khan è quello di offrire ai visitatori un’esperienza magica di “vuoto di profondità”.

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