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VIDEO – Buon compleanno Mickey Mouse, 90 anni e non sentirli affatto

«Spero solo che non ci dimenticheremo mai una cosa – tutto è cominciato con un topo».

Sono trascorsi 90 anni dalla nascita del topo dalle grandi orecchie. Molto prima che diventasse il simbolo di una compagnia, Topolino era un piccolo birbone che si ficcava nei guai in corti di grande popolarità. 

Topolino, conosciuto negli Stati Uniti d’America come Mickey Mouse, è un personaggio immaginario dei fumetti e dei cartoni animati creato il 16 gennaio 1928 da Walt Disney e Ub Iwerks. 

Era il 18 novembre 1928 quando Walt Disney presentò per la prima volta al pubblico del Colony Theater di New York la sua creazione più celebre, il personaggio destinato a renderlo famoso in tutto il mondo e a diventare un’icona intramontabile, l’eroe dalle grandi orecchie amato da generazioni di grandi e piccini.

Il debutto cinematografico del personaggio avvenne nel cortometraggio Steamboat Willie, il quale riscosse un successo notevole grazie anche alla presenza di trovate visive e sonore perfettamente fuse tra loro. Nonostante siano trascorsi molti anni, è ancora stupefacente il modo in cui i tecnici dello studio avevano sincronizzato colonna sonora e azioni dei personaggi sul gran fiume, usando musica ed effetti per accompagnare le divertenti avventure di un certo topolino ribelle.

Gli autori principali di quello che all’epoca era indubbiamente un capolavoro furono due: da un lato Walt Disney, dall’altro Ub Iwerks. Disney – che la leggenda vuole avesse creato il personaggio di Topolino in treno, mentre tornava in California dopo aver perso quello che fino ad allora era stato il suo personaggio principale, Oswald il coniglio – codiresse la pellicola, la produsse assieme al fratello Roy e assunse i responsabili del sonoro, oltre a doppiare le (poche) parti parlate; Iwerks invece si occupò dei disegni e dell’animazione.

Nonostante non fosse in assoluto né la prima avventura del topo, né il primo cartone con l’audio sincronizzato, Steamboat Willie fu accolto con grande calore dal pubblico americano, che lo considerò il primo prodotto di una nuova era in cui i cartoni animati della durata di pochi minuti potevano portare al cinema ed emozionare grandi e piccini.

Steamboat Willie  rappresenta l’esordio cinematografico ufficiale venendo proiettato il 18 novembre 1928 al Colony Theatre di New York, ma il nostro simpatico Topolino  è apparso in oltre 135 cortometraggi che vanno dalla fine degli anni venti al 2013.

A guardarlo oggi, quei 90 anni Topolino se li porta con uno stile invidiabile, configurandosi come uno dei personaggi di fantasia più longevi di sempre.

Ecco cinque classici di Topolino, tutti da rivedere!

Steamboat Willie

Otto minuti in cui si vedeva così Topolino che, dopo l’iniziale apparenza in cui lo si poteva ritenere capitano di una barca a vapore sul Mississippi, si rivela nient’altro che un mozzo di bordo,  un po’ maltrattato dal vero capitano, Pietro Gambadilegno. In seguito tirava sulla barca anche Minni e si doveva confrontare con un fastidioso pappagallo, che finiva poi per gettare in mare.

Fantasia

E’ il terzo classico Disney dopo Biancaneve e Bambi. Prese forma alla fine degli anni Trenta, con l’intento di rilanciare Topolino, che era in crisi di popolarità a causa della concorrenza di Paperino. Nacque dunque l’episodio de L’apprendista stregone: Topolino cercava di fare incantesimi e stregonerie, con risultati catastrofici e comici, grazie al cappello prodigioso rubato di nascosto al mago Yen Sid. Il cortometraggio era completamente muto, la colonna sonora affidata al direttore d’orchestra Leopold Stokowski, che per l’occasione riunì i cento migliori musicisti di Los Angeles. Il progetto si rivelò ben presto troppo dispendioso per un cartone animato.A quel punto, si scelse la versione ampliata in otto segmenti animati, introdotti da una voce narrante e con sinfonie della musica classica firmate Bach, Caikovskij, Stravinskij e Beethoven. Era nato The Concert Feature, che poi diventò Fantasia. Il film piacque alla stampa, non così ai musicisti, che non apprezzarono un cartone animato vicino alla grande musica classica.

Il piccolo sarto coraggioso

Tratto da una fiaba omonima dei fratelli Grimm ed era di conseguenza ambientato nel Medioevo europeo, con Topolino e Minni intenti a ricoprire le due parti principali della fiaba: il primo, infatti, era il piccolo sarto di un villaggio che, per una serie di equivoci, veniva ritenuto un eroe in grado di uccidere giganti a profusione; Minni, invece, era la bella principessa, figlia di quel re che incaricava proprio Topolino di andare ad uccidere o quantomeno a sottomettere il potente gigante che minacciava il regno.

Canto di Natale di Topolino

Un cortometraggio della durata di 26 minuti diretto da Burny Mattinson e sceneggiato dallo stesso Mattinson, oltre che da Tony Marino, Ed Gombert, Don Griffith, Alan Young e Alan Dinehart. Mentre Topolino interpretava il ruolo di Bob Cratchit, il malmesso impiegato dell’avaro Ebenezer Scrooge, il ruolo del protagonista toccava invece a Paperon de’ Paperoni, che proprio ispirandosi al personaggio dickensiano era stato creato.

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Topolino, Paperino e Pippo e tutti i loro amici sono pronti a rivivere la gioia, la magia e il calore del Natale, in tre differenti storie.

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