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Cenando sotto un cielo diverso: connubio tra solidarietà e gusto

La solidarietà ha radici solide che affondano lontano, in un ricordo e in un esempio positivi.

Lo sa bene Alfonsina Longobardi, ideatrice dell’evento di successo e in costante crescita Cenando sotto un cielo diverso, in programma stasera, dalle 20.00, a Villa Alma Plena a Casagiove (Caserta).

“A trasmettermi la capacità di credere nell’impossibile, traformandolo in un obiettivo concreto – ricorda – è stato mio padre. Lui, inoltre, ha sempre ragionato e agito in chiave solidaristica e inclusiva. Non era raro, infatti, che con noi pranzassero non solo amici, ma anche migranti e senza fissa dimora in difficoltà”.

Le cose belle, quindi, vanno condivise, per generare altre cose belle ed importanti.

Spinta da questa convinzione incrollabile, Alfonsina non si è fermata nemmeno in pieno lockdown e ha continuato a progettare e a contattare i produttori e gli chef, nonostamte gli inevitabili momenti di sconforto.

“Cenando sotto un cielo diverso è giunto ormai alla tredicesima edizione – ricorda. L’evento è sicuramente cresciuto attraverso il passaparola. Mio malgrado, per ques’edizione ho dovuto addirittura rifiutare alcune richieste di adesione di chef e artisti. Non avrei voluto, ma tempi e spazi sono ben definiti”.

Oggi la manifestazione conta oltre 190 adesioni tra chef e produttori, impegnati assieme a valorizzare un territorio e le sue specialità, ma anche a realizzare obiettivi nevralgici, che sanno di “buono”: la consegna di dolci e regali ai piccoli degenti del reparto di nefrologia dell’ospedale Santobono-Pausillipon. Il sostegno ai ragazzi del centro Don Orione, che in questa occasione realizzeranno anche un piccolo dolce. La creazione di un laborarorio ludico-didattico per persone con schizofrenia.

E’ proprio il versante sociale a essere cresciuto attraverso le varie edizioni.

” Il laboratorio costituirà una vera e propria palestra – spiega l’organizzatrice – in cui cominciare a mettersi alla prova per aprire un cammino di concreta inclusione, frequesntando, per esempio, corsi di formazione ad hoc. Ma sarà anche occasione per gli chef di trarre spunti innovativi per i loro show cooking; per ritrovare il gusto della lentezza che fa apprezzare il tempo; per vivere emozioni intense e autentiche”.

La manifestazione spegne due candeline anche per quanto riguarda la consegna dei pacchi alimentari e il tour nelle mense sociali, un format che è stato ideato proprio in tempo di pandemia.

“Date le regole di distanziamento e sanificazione sicuramente l’organizzazione è più complessa, ma intatta è la passione e la voglia di fare. Voglia di fare che accomuna tutti i partecipanti, desiderosi di ripartire”.

Mentre chiama un produttore e sceglie un vino, Alfonsina ricorda di quando, a soli 7 anni, suo zio le ha consentito di sperimentare accostamenti insoliti di sapori e consistenze, scegliendo,nei ristoranti, piatti inusitati e abbinandovi vini e esperienze sensoriali.
Un appuntamento, dunque, da non perdere, dove il gusto è doppio e ha un sapore ancora più buono.

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