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Cervicobrachialgia: la colpa non è sempre dell’ernia

Senti il collo rigido, il dolore si irradia lungo il braccio e come se non bastasse inizi ad avere disturbi della sensibilità alla mano. Se ruoti la testa senti come delle fitte e una sorta di scarica elettrica che arriva fino alle dita. Provi ad assumere degli antinfiammatori senza grandi risultati e alla risonanza magnetica scopri di avere un’ernia e delle protusioni. Devi sapere però che l’ernia potrebbe non avere nulla a che fare col tuo problema.

Statisticamente infatti se hai più di 50 anni hai circa l’80% delle possibilità di ritrovare nella tua risonanza magnetica una degenerazione del disco.

Si stima addirittura che queste degenerazioni discali (ernia, protrusione) si ritrovino nel 48% dei ragazzi fra i 20 e i 22 anni.

Che cosa significa tutto questo?

Che la maggior parte delle ernie presenti sono asintomatiche. Significa che prima che tu avessi il dolore o l’intorpidimento l’ernia c’era già e probabilmente quando ti passerà il dolore l’ernia sarà ancora lì uguale a prima.

Voglio infatti raccontarti almeno altre tre cause che oltre all’ernia possono provocare una cervicobrachialgia e di come risolverle.

Retrazione dei muscoli scaleni

I muscoli scaleni sono dei muscoli che dalla zona cervicale vanno ad inserirsi sulla prima e sulla seconda costa, quindi mettono in comunicazione il collo al torace. Per intenderci occupano lo spazio dietro la tua clavicola. Devi sapere che è proprio in quello spazio che passano i nervi del braccio. Se i muscoli scaleni sono troppo tesi e contratti possono andare a comprimere i nervi dando come sintomi dolore e addormentamento dell’arto superiore.

Come mai i muscoli scaleni diventano così contratti?

Le cause possono essere molteplici. Uno delle più frequenti è una cattiva respirazione. I muscoli scaleni infatti contraendosi portano le coste verso l’alto durante l’inspirazione e andrebbero usati solo in caso di necessità come durante una corsa. Se invece usi poco il diaframma oppure hai problemi respiratori come l’asma, che ti costringe ad usare la muscolatura accessoria per respirare, è probabile che i tuoi scaleni siano troppo tesi.

Cosa fare in questo caso?

Si può fare riferimento ad un osteopata o ad un fisioterapista per un trattamento specifico di allungamento dei muscoli scaleni. Imparare inoltre degli esercizi di stretching del collo e di respirazione diaframmatica per non usare i muscoli accessori della respirazione può essere utile a prevenire le ricadute.

Una volta eliminata la causa anche il sintomo sparirà, il collo non farà più male e sparirà il formicolio al braccio. L’ernia sarà ancora lì ma tu starai decisamente meglio.

Se vuoi scoprire le altre cause di cervicobrachialgia e come risolverle leggi il prossimo articolo.

Dott.Carlo Conte

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