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Chiusure domenicali, stop di Andrea Dara: “Testo stravolto, ricominciamo da capo”

Il testo è da rifare, “non è la Bibbia” ed “è aperto a qualsiasi miglioramento” dice il relatore Andrea Dara della Lega. Ricomincia così la discussione sui negozi aperti la domenica. A rischio il lavoro di migliaia di dipendenti.

Ricominciano le audizioni con le varie associazioni per capire quale sia la soluzione migliore per “accontentare” tutti. Non è ancora detta l’ultima parola, quindi. Lo conferma in un’intervista Andre Dara, il relatore della Lega, dicendo che oggi in commissione alla Camera “si è deciso di riaprire le audizioni sul ddl sulle aperture domenicali dei negozi per capire cosa ne pensano le associazioni di categoria, cominceremo a parlarne la settimana prossima“. “Ho fatto una sintesi delle proposte, ben sette, arrivate da tutte le forze politiche, il testo che ho presentato non è passibile di modifiche, e penso che Pd e Fi, forze a cui non piace la proposta di legge, chiederanno nuove audizioni delle categorie interessate. In ogni caso noi andiamo avanti, aperti a qualsiasi proposta migliorativa, da qualsiasi parte arrivi“.

Luigi Di Maio cerca alleanze nel mondo cattolico. Incontrando il cardinale Pietro Parolin. Dopo l’incontro però Dara non si espone non si espone: “Sappiamo che il mondo cattolico ha sempre sollecitato regolamentazione delle aperture domenicali, anche in passato ci sono state diverse uscite da parte di esponenti del clero, io non mi pongo il problema, Di Maio, inoltre è ministro del lavoro, può dialogare con chi vuole“.

Dura reazione di Maria Stella Gelmini: “Minor fatturato per la grande e piccola distribuzione, nessun vantaggio per i negozi al dettaglio, minori introiti per i lavoratori, minore libertà per il consumatore. Imporre le chiusure domenicali è una scelta liberticida“.

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