EconomiaHOMEItaliaPolitica

Consob, il presidente Mario Nava si dimette

Le dimissioni del professore bocconiano, già in forze alla Commissione europea, sono state chieste in una nota congiunta mercoledì,  dopo che Lega e M5s erano tornati a contestare l’incompatibilità tra l’incarico settennale alla guida dell’Autorità indipendente e il ruolo negli uffici tecnici della Ue.

Il collegio della Consob ha accettato giovedì sera le dimissioni del presidente Mario Nava nel corso di una riunione convocata d’urgenza.

Il caso è scoppiato a fine luglio, quando il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva chiesto alla Consob gli atti per verificarne la regolarità di una nomina fatta dal governo Gentiloni. Che aveva motivato la scelta del distacco triennale, ritenuto non lesivo dell’indipendenza di Nava, con l’esigenza di salvaguardare una casella dirigenziale in Europa.

Il presidente della Consob, Mario Nava, ha rassegnato oggi le dimissioni dalla carica. E’ quanto si legge in una nota ufficiale della Consob. La Commissione, spiega la nota, “preso atto della irrevocabilità della decisione, ha accettato le dimissioni con decorrenza da oggi e ne ha dato comunicazione al Presidente del Consiglio dei Ministri”. La Commissione, conclude, “esprime rammarico per la decisione del Presidente Nava e gratitudine e apprezzamento per il lavoro sin qui svolto”.

Una decisione solo politica, non legale, a difesa degli interessi dell’Italia, fa sapere Nava in una nota. “La questione legale della mia posizione amministrativa è stata decisa e validata da ben quattro istituzioni, Commissione europea, Presidenza del Consiglio, Presidenza della Repubblica e Corte dei Conti, e non necessita miei commenti ulteriori. La questione è quindi solo politica. La Consob è indipendente, ma non può essere isolata. Consob deve poter lavorare non solo con le altre autorità indipendenti, ma anche con le istituzioni politiche”.

Il vice premier 5stelle Luigi Di Maio si complimenta con chi «nel Movimento 5 Stelle non ha mai mollato su questa battaglia», e promette la nomina «di un servitore dello Stato e non della finanza internazionale». Dice l’ex premier Paolo Gentiloni: «Capisco Mario Nava. Un tecnico troppo bravo e troppo autonomo per l’attuale governo. Peccato davvero per la Consob».

Share This:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Cultura a Colori