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Consultazioni, Roberto Fico ago della bilancia: oggi prove di “governissimo” col Pd

Si svolgeranno domani i nuovi incontri con le forze politiche del Presidente della Camera, Roberto Fico, che incontrerà le delegazioni del Partito Democratico. In ballo la possibilità concreta di un governissimo con  il Movimento 5 Stelle.

La mossa del mandato esplorativo: Roberto Fico ago della bilancia

La mossa del mandato esplorativo a Roberto Fico potrebbe essere la carta che sbloccherebbe l’intricata situazione. Con il conferimento al Presidente della Camera, il Capo dello Stato ha guardato bene in giro la posta in palio. Che Sergio Mattarella non fosse uno sciocco lo si sapeva già, ed in questo caso è stato aiutato anche dalla prassi.

Che il conferimento del mandato al Presidente Casellati non fosse la mossa giusta lo aveva forse già intuito: troppo di Forza Italia per reggere il confronto con i pentastellati. Così salta fuori lui: Roberto Fico uomo della previdenza e possibile ago della bilancia. Un passato da elettore del Pd, fortemente di sinistra come la grande stramaggioranza degli elettori e degli eletti grillini, ed attualmente tra le personalità più carismatiche del primo partito d’Italia.

Alle 11 l’incontro con la delegazione del Pd, alle 13 l’incontro con la delegazione del M5s. Le consultazioni si svolgeranno nel Salottino del Presidente.

La webtv e il canale satellitare della Camera trasmetteranno in diretta le dichiarazioni delle delegazioni. Così riferisce l’Ansa, ma c’è di più oltre quello che non si legge.

L’ansia da prestazione: M5s e la paura di governare

E’ chiaro che il Movimento 5 Stelle ha paura. Come uno studente ad un esame, l’ansia da prestazione li assale. La voglia di non fallire, innanzitutto, è enorme e quindi, per poter arrivare a quel punto, la maggioranza va pesata con le giuste bilance.

I piattini per ora si abbassano sotto il peso del Pd, che nonostante le disgrazie è ancora il secondo partito d’Italia. Un partito che vuole anche “derenzizzarsi” e passare alla vera prova. Il problema è che c’è tanto di differente tra 5 stelle e Pd, e lo si capisce già dal programma. Cosa farebbero allora i grillini se, una volta formato il governo, non riuscissero a far passare le proposte che in campagna elettorale hanno fatto? La domanda è retorica, la risposta altrettanto scontata. Ovviamente sarebbero colpiti dallo stesso populismo che hanno cavalcato finora. Un’arma a doppio taglio che, in questa fase, richiede attente riflessioni.

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania da maggio 2014. Caporedattore.

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