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Coronavirus, i morti salgono a 1.016

Il numero di infezioni confermate ha raggiunto quota 42.638 a livello nazionale, con quasi 2.500 nuovi casi.

L’epidemia di coronavirus non si ferma. Sale oltre 1000 il bilancio complessivo dei morti, la maggior parte in Cina, per il virus che ha superato di gran lunga quello della Sars, che ha ucciso 774 persone in tutto il mondo nel 2002-2003. Per l’Oms i casi di coronavirus da persone che non hanno viaggiato di recente in Cina, potrebbero essere «la punta dell’iceberg».

A lanciare l’allarme sull’effettiva portata dell’epidemia da 2019-nCoV al di fuori dei confini dello stato asiatico, è il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità Tedros Adhanom Ghebreyesus che ha esortato gli stati a prepararsi al possibile arrivo del virus. “La diffusione dalla Cina sembra rallentare ora, ma potrebbe accelerare”, ha spiegato Ghebreyesus annunciando la prossima riunione di 400 esperti mondiali nella sede dell’Oms e la partenza di una missione internazionale in Cina di un team di esperti guidato dal dottor Bruce Aylward.

Nella corsa contro il tempo per cercare di sconfiggere il virus, la Cina ha iniziato la sperimentazione sui topi di un primo possibile vaccino, secondo l’agenzia ufficiale cinese Xinhua. Si tratta di un vaccino mRNA (funzionante attraverso molecole di “RNA messaggero”), sviluppato dal Cdc insieme alla Scuola di medicina dell’Università Tongji di Shanghai e dall’industria Stermirna Therapeutics e sarebbe già stato iniettato a più di 100 topi. Si tratta, però, solo del primissimo passo, perché test sulla tossicità andranno eseguiti su altri animali prima di procedere a test clinici su esseri umani.

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