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Coronavirus Italia, cosa si può fare e cosa no dal 4 maggio 2020

Da oggi, 4 maggio inizia la Fase 2 in Italia con un graduale allentamento delle misure di sicurezza del Governo sull’emergenza Coronavirus. Tante sono state le domande dei cittadini che hanno chiesto chiarimenti su cosa si può fare e cosa no. 

Il primo chiarimento è sul termine congiunti che comprende coniugi, fidanzati, partner delle unioni civili, gli affetti stabili e persone legate da vincolo di parentela fino al sesto grado, per esempio i figli dei cugini tra loro, e affini fino al quarto grado, come i coniugi del partner. Sulle persone legate da affetto stabile si era posta la domanda se gli amici rientrassero in questa categoria, ma la risposta del Governo è stata negativa, quindi non si potrà andare a trovare gli amici ma solo le persone che rientrano nell’elenco dei congiunti.

Le passeggiate sono ammesse solo se giustificate da motivi di necessità come andare a fare la spesa, lavoro, visita ai congiunti. La novità è che dal 4 maggio è possibile svolgere attività motoria all’aria aperta anche allontanandosi da casa. Resta, però, il divieto generale di assembramento in tutti gli spostamenti e l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro (o 2 metri nel caso di attività sportiva) fra le persone.

I parchi pubblici possono essere riaperti e per i genitori torna la possibilità di accompagnare i figli in ville e giardini, ma senza utilizzare l’area gioco e mantenendo la distanza di almeno 1 metro da altre persone.

L’area permessa per gli spostamenti è stata ampliata con il permesso di muoversi all’interno della Regione di appartenenza e non più solo del Comune. Spostarsi da una regione all’altra, invece, è permesso solo da comprovati motivi di urgenza, sanitari o lavorativi.

Altra novità è la possibilità di tornare a far visita ai propri defunti nei cimiteri, ma resta il divieto di assembramenti.

Coprire il volto con la mascherina non è più obbligatorio in ogni occasione ma solo nei luoghi chiusi accessibili al pubblico, come sui mezzi di trasporto e negli esercizi commerciali, durante le visite ai congiunti e durante i funerali. La mascherina può non essere indossata dai bambini fino a 6 anni e da persone con forme di disabilità non compatibili con l’uso continuativo.

È permesso andare a lavorare con tutti i mezzi anche se l’uso di quelli pubblici è sconsigliato perché si potrebbero creare problemi di sovraffollamento. Se possibile è preferibile spostarsi in bicicletta, monopattino o con veicoli ecologici. In molte città restano aperte le zone a traffico limitato e i parcheggi gratuiti fino a fine maggio.

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