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Coronavirus, meno di duemila i ricoverati in terapia intensiva

Prosegue in Italia ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva: sono 1.956, 53 in meno di ieri.

I numeri mostrano il “successo delle misure di contenimento adottate, ma bisogna riflettere man mano che ci avviamo a caute aperture: dovremo monitorizzare con grande attenzione il numero dei casi, ad esempio usando come indicatore le terapie intensive, per valutare l’efficacia delle misure ma anche la capacità in fase di aperture di contenere infezione”. Così Silvio Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità in conferenza stampa alla Protezione civile.

Tornano a calare i malati per coronavirus. Sono complessivamente 105.814, 290 meno di ieri.  Il dato è stato fornito dalla Protezione civile. I guariti sono 66.624, con un incremento rispetto a ieri di 1.696. E prosegue ancora il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva e per la prima volta dal 16 marzo il numero scende sotto i duemila. Ad oggi sono 1.956, 53 in meno rispetto a ieri. Quanto alle vittime, sono salite a 26.977, con un incremento di 333 in un giorno. Ieri l’aumento era stato di 260, il più basso dal 15 marzo.

Dei 1.739 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 590 nuovi positivi (il 33,9% dei nuovi contagi). Tra le altre regioni più colpite dal coronavirus, l’incremento di casi è di 278 casi in Piemonte, 212 in Emilia Romagna, di 108 in Veneto, di 32 in Toscana, di 154 in Liguria e di 83 nel Lazio.

Superati i tre milioni di casi diagnosticati nel mondo, è’ quanto emerge dai dati  dell’Università americana Johns Hopkins University.  E proprio in Usa I morti di coronavirusi 55mila , una cifra che, scrivono già i media americani, sfiora le vittime Usa nei 20 anni della guerra in Vietnam (58mila circa).

Scende al minimo da fine marzo il numero quotidiano di morti nel Regno Unito. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 360, i contagi diagnosticati superano invece ora quota 155.000, con curva d’incremento appiattita attorno a 4000 al giorno.

In Francia, domani  il governo presenterà il suo programma per far uscire il Paese dal lockdown. Il presidente Emmanuel Macron e il primo ministro, Édouard Philippe, hanno ultimato i dettagli del “piano di deconfinamento” che verrà annunciato all’Assemblea nazionale. Lo sblocco riguarderà: la riapertura delle scuole, il ritorno al lavoro, le riaperture di aziende, il riavvio di trasporti e si dibatterà su incontri culturali e religiosi.

Intanto in Spagna aumenta nuovamente, anche se di poco, il bilancio dei morti giornalieri provocati dal virus. Dopo sei settimane di “lockdown” a casa, intanto, i bambini spagnoli oggi sono autorizzati a uscire per giocare in strada, un’ora d’aria al giorno, fra le 9 del mattino e le 21, accompagnati da un adulto.

Il numero di casi di Covid-19 in Germania è salito di 1.737 nelle ultime 24 ore, passando a un totale di 154.175 – Da oggi c’è l’obbligo di indossare le mascherine in tutta la Germani,  per proteggersi dal coronavirus e per impedire eventuali contagi. In particolare, l’obbligo di coprire bocca e naso vale sui mezzi del trasporto pubblico locale e nei negozi di alimentari.

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