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“Così parlò Bellavista” arriva al Teatro Comunale di Caserta

Da venerdì 7 a domenica 9 novembre, al Teatro Comunale di Caserta andrà in scena “Così parlò Bellavista”, lo spettacolo teatrale tratto dal film e romanzo di Luciano De Crescenzo con Geppy Gleijeses, Marisa Laurito, e Benedetto Casillo.

In scena al Teatro Comunale di Caserta Costantino Parravano, Via Giuseppe Mazzini, 70, lo spettacolo teatrale “Così parlò Bellavista”, un adattamento in Edizione Gold che vede la regia di Geppy Gleijeses, che vestirà anche i panni del “Professor Bellavista”, insieme a Marisa Laurito nel ruolo della “Signora Bellavista” e Benedetto Casillo nel suo ruolo originale, ovvero quello di “Salvatore, vice sostituto portiere”.

Con loro sul palco ci saranno Ludovica Turrini (Patrizia Bellavista), Antonella Cioli (Rachelina, signora banco lotto), Gigi De Luca (Cavaliere, avvocato Russo, Core ‘ngrato, signore cavalluccio rosso, Giggino, chitarrista), Vittorio Ciorcalo (Saverio, il tassista), Gianluca Ferrato (Dott. Cazzaniga), Brunella De Feudis (signora con spazzino, signora della veglia funebre, signora banco lotto, Donna Amalia, la signora del taxi, la commerciante, la signora del cavalluccio, la signora dell’ascensore ), Walter Cerrotta (Luigino, guappo, vigile, colonnello, impiegato banco lotto), Gregorio Maria De Paola (Giorgio), Agostino Pannone (ragazzo caffè, cameriere, convenuto, giornalista).

Lo spettacolo vedrà inoltre le scene di Roberto Crea, le musiche di Claudio Mattone, i costumi di Gabriella Campagna e le luci di Luigi Ascione. Il costo del biglietto è di € 36,40 per la platea e di € 31,20 per la galleria. I Tickets sono acquistabili al botteghino del teatro o sul sito VivaTickets.

L’adattamento teatrale di Geppy Gleijeses non è una semplice sbobinatura del film, il regista al riguardo afferma: “Chi sa di cinema e di teatro ci insegna che sono necessari codici di comunicazione molto diversi. Lo spazio scenico a cui ho pensato, che Roberto Crea ha splendidamente realizzato, ritrae il Palazzo dello Spagnolo, che con i suoi incroci di scale e le sue prospettive diventa un luogo della mente. Nella corte del palazzo, suddividendo a volte la scena in settori, si svolge tutto il racconto, con il cenacolo, il tavolo dei pomodori, la trattoria, il negozio di arredi sacri e via dicendo. Non avrei potuto condurre in porto questa impresa senza attori straordinari come Marisa Laurito, deliziosa interprete che è stata la migliore amica di Luciano; e Benedetto Casillo, mitico Salvatore vice sostituto portiere. E le musiche in parte originali e in parte nuove del Maestro Claudio Mattone. Ah, dimenticavo: Bellavista sarò io, perdonate l’ardire. Abbiamo voluto ambientare lo spettacolo negli stessi anni del film e in realtà non abbiamo dovuto adeguare all’oggi nemmeno una battuta. Come ci ha insegnato Luciano, dobbiamo avere fede: Napoli, con il suo spirito d’adattamento, è forse l’ultima speranza che ha il genere umano per sopravvivere”.

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