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Da Uno chef per amico a Cenando sotto un cielo diverso il cibo parla il linguaggio dell’inclusione

Stasera, lunedì 13 giugno alle ore 18:30 presso il Gold Tower Lifestyle Hotel  (via Brecce a Sant’Erasmo, 185 – Napoli) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della quattordicesima edizione dell’evento di beneficenza #Cenandosottouncielodiverso.
L’evento “Cenando sotto un Cielo Diverso” si svolgerà, poi, lunedì 27 giugno a Villa Alma Plena ( Via San Prisco, Località Mazzocca, Snc, 81022 Casagiove CE).
L’evento si gemella come intenti sociali di inclusione e coscientizzazione con quello svoltosi circa un mese fa, il 16 maggio scorso, Uno chef per amico.
Nel prossimo , come nello scorso evento, hanno collaborato, tra gli altri, due anime affinchè questa magia si realizzasse, Alfonsina Longobardi, event manager e Marisa Gallucci, presidente dell’Associazione Mi coloro di blu.
Giugno vede due tappe importanti per la comprensione e l’inclusione delle persone autistiche, in particolare dei giovanissimi. Lo scorso 2 giugno, giornata dedicata all’autismo, e il 18 giugno, incentrato sull’orgoglio dell’essere autistici.
Un orgoglio che, come sottolinea la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, vuol dire crescere con la piena consapevolezza, di sè, della propria condizione unica e preziosa, della legittimità della propria esistenza, del diritto a essere sostenuti nel proprio percorso di crescita e nel rifiuto di un’dea bieca e distorta di un intrinseco disvalore.
“Con l’associazione Mi coloro di blu e con tutto lo staff ho un rapporto speciale – racconta Alfonsina Longobardi – . Infatti al Neapolisanit 25 anni fa ho cominciato a fare il mio tirocinio. Si tratta di persone cui sono profondamente legata affettivamente e che mi hanno permesso, dandomi fiducia, di conoscere i disturbi dello spettro autistico, progetto dopo progetto, in maniera, spesso, avvenieristica rispetto a quei tempi”.
A farle eco la presidente dell’associazione Mi coloro di blu: “Si è trattato – dice, ricordando lo scorso evento – di una serata magnifica che difficilmente dimenticheremo  – e per questo ringrazio le tantissime persone che hanno sposato la nostra causa: dagli chef, oltre 20, cui si aggiungono i pastrychef, agli sponsor, senza i quali tutto ciò non sarebbe stato possibile. Ora inizia la fase più importante della nostra mission. Garantire, con dei progetti di inserimento specifici e personalizzati, il lavoro a questi ragazzi”.
Ad unire i due eventi, quindi, l’obiettivo di creare occasioni di inclusione facendo rete, come ribadisce Longobardi, mettendo a disposizione know how e conoscenze strutturate nel tempo, senza risparmiarsi, per far sì che queste collaborazioni trasformino un disagio in un’opportunità di crescita per tutti. Esperienze forti,  ma intense, che,  nel corso del tempo, hanno saputo rivelare tutta la loro bellezza e essere d’esempio e di insegnamento.
I ragazzi dell’associazione Mi coloro di Blu e quelli del Don Orione lavoreranno insieme, nell’ambito di Cenando sotto un cielo diverso, per preparare un piatto e supportare gli chef.
Per lo scorso evento, per esempio, ci siamo immersi in una sinfonia di sapori nostrani, frutto del nostro territorio, tutto da valorizzare, tra freselle e capresi scomposte, spume di baccalà, delicate tartare di carne bovina, sapienti miscele di vini, tra bianchi e rossi. Senza dimenticare i dolci, pensati davvero per le esigenze di tutti, anche di chi è diabetico o è a dieta e deve seguire un regime alimentare controllato e ipocalorico, ma comunque gustoso e invitante.
Un’occasione che diventa strumento concreto di lavoro di squadra, figlio di quella cooperazione, dove se vince uno vincono tutti, e occasione fattiva per proiettarsi nel mondo e in un futuro possibile.

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