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Dai funghi alle castagne al vino novello, si va per sagre!

Alzi la mano chi non ha mai avuto bisogno di un “kit di sopravvivenza” per contrastare l’arrivo del mese di novembre e il ritorno all’ora solare. Quello che vi proponiamo noi è un weekend di sagre in giro per la Campania.

Che siate amanti della musica popolare, del vino novello, dei funghi o delle castagne, troverete il vostro antidoto in un tour gastronomico tra Montella, Felitto e San Giuseppe Vesuviano. Potrete scegliere di festeggiare l’estate di San Martino sorseggiando del buon vino novello alla V edizione del Novello, a San Clemente di Galluccio, oppure scoprendo i piatti tipici della tradizione marcianisana, tra pettole con fagioli e insalate di “pere e musso”, o ancora in giro per i vicoletti di Scisciano, dove la p’zzetta e vin cuott è un’istituzione che merita una festa tutta sua.

In questa lista trovate tutte le dritte per trascorrere un weekend diverso dal solito, lontano dalla città e alla riscoperta delle tradizioni culinarie del territorio.

Come prima tappa, venerdì 3 novembre, vi suggeriamo la Sagra dei funghi di San Giuseppe Vesuviano, precisamente in località San Leonardo, un appuntamento fisso ormai da undici anni. Il menu prevede due primi a base di funghi porcini, caciocavallo impiccato con contorno di funghi e patate, gli immancabili panini con salsiccia, accompagnata, ovviamente, da funghi e per finire, vino novello locale.

Se siete amanti dei balli popolari e della musica folkloristica, sabato 4, invece, si terrà lXI edizione della festa della Tammorra – dal nome del caratteristico tamburello della tradizione napoletana – durante la quale ci saranno esibizioni dal vivo di tammurriate, tarantelle e pizziche, e fagiolata finale.

Chi ha voglia di allontanarsi un po’ di più, per un weekend fuori porta tra natura e buon cibo, a Felitto, nell’entroterra cilentano, dal 3 al 5 novembre si tiene l’undicesima edizione di “Sapori d’autunno”. Potrete riscoprire i piatti tipici della cucina cilentana e l’artigianato locale: Felitto, non a caso, è famosa per i suoi fusilli che, per l’occasione, verranno riproposti in versione autunnale, conditi con funghi porcini e salsiccia, e nella sua più classica versione con ragù di vitello. O ancora, cavatelli con farina di castagne,  la sfrionzola, altro piatto iconico della tradizione cilentana, a base di carne di maiale e peperoni sott’aceto, pizza paesana, caldarroste e altre specialità autunnali.

Per i più sportivi, oltre alla sagra dei Sapori d’autunno, il weekend del 4 e 5 novembre può rappresentare un’ottima occasione per un’escursione di trekking alla scoperta delle gole del fiume Calore, uno dei punti naturalistici più belli del Cilento.

Il tour di questo weekend si conclude con una delle sagre più famose del territorio: la Sagra della castagna di Montella, un appuntamento ormai fisso, giunto alla sua 35esima edizione. La castagna di Montella, in provincia di Avellino, è uno dei fiori all’occhiello della tradizione culinaria campana, che vanta sia il riconoscimento IGP sia il marchio DOC.

Non a caso, durante la sagra, ci sarà una vera e propria cerimonia per l’accensione del braciere, che arrostirà castagne per tutto il weekend, e potrete scoprire le specialità enogastronomiche locali tra oltre 130 stand, con l’imbarazzo della scelta tra patate imbottite, insalata al tartufo, caciocavallo impiccato, panini con salsiccia, con maiale o ancora con carne e tartufo. Balli e canti popolari faranno da sfondo alle prelibatezze offerte dalla sagra.

Dopo aver dato il benvenuto ufficiale all’autunno e a novembre in giro per le sagre più importanti della Campania, alla scoperta dei piatti autunnali della tradizione campana, il weekend del l’11 e 12 novembre, sarà un’altra occasione per far festa e concedersi una gita fuori città: si festeggerà l’estate di San Martino. Secondo la tradizione, durante il periodo di San Martino, si assaggia il vino novello e lo si accompagna con le prime castagne, un’usanza che a Marcianise è diventata un vero e proprio rito.

Saltimbanchi, mangiafuoco, giocolieri spuntano da ogni angolo del paese a ritmo di musica popolare e per i vicoli vengono allestiste mostre fotografiche, pittoriche e scultoree. Tra i piatti tipici di Marcianise, da non perdere “i mazzuoccoli”, l’antichissima insalata di “pere e musso” con olive e peperoni, e le pettole con i fagioli, un tipo di pasta fresca simile alle pappardelle e ai maltagliati.

Passeggiando tra gli stand, potrete assaggiare l’imperdibile caciocavallo “impiccato” – cosiddetto perché appeso con una corda avvolta intorno alla “testa” e lasciato penzolare sulla brace – oppure del baccalà fritto o ancora carne alla brace e contorni della tradizione, il tutto accompagnato da vino novello.

A pochi chilometri da Marcianise, a San Clemente di Galluccio, nel casertano, il vino novello si festeggia in grande stile. Dall’11 al 12 novembre si tiene la V edizione della Festa del novello, un’occasione per riscoprire i piatti tipici del luogo e fare una passeggiata lontano dai soliti percorsi cittadini.

Punto forte della tradizione culinaria del luogo, sono i “crespiegli”, delle ciambelle fritte sia dolci sia salate, al profumo di alloro e rosmarino, e i “mazzabotte”, impasto fritto ripieno di cavolfiore e acciughe. Da non perdere anche i funghi porcini del vulcano di Roccamonfina, magari di contorno a una grigliata mista di carne. Per finire caldarroste e (ovviamente) vino novello.

Per chi invece non vuole allontanarsi molto da Napoli, durante il weekend del 10-12 novembre, a Scisciano si terrà la Sagra della p’zzetta e vin cuott, il dolce tipico della zona che ha origine nella tradizione contadina. La ricetta originale è custodita segretamente, ma quel che si può svelare è che l’impasto  è fatto di mosto macerato e cotto per ore, pezzetti di noci, mele cotogne e zucca, aromatizzato con pezzetti di buccia di mandarino, viene tagliato grossolanamente a pezzettoni e infornato.

In quei giorni, le stradine del paese vengono addobbate a festa, ci sarà musica dal vivo e verranno allestiti stand dove, oltre alla celebre p’zetta e vin cuott, potrete assaporare la tradizionalissima pasta e patate, penne alla boscaiola, risotto zucca e provola, oppure panini con salsiccia alla brace o porchetta di Ariccia, baccalà fritto, e per concludere, il mix perfetto di caldarroste e vino novello.

 

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