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Debutta il nuovo Parlamento europeo

Il 61% dei deputati è nuovo: Berlusconi è il più anziano, mentre la più giovane è una 21enne danese. Mercoledì verrà eletto il presidente.

Proteste durante l’insediamento della nona legislatura: gli eurodeputati britannici del Brexit Party, la formazione di Nigel Farage, sono rimasti seduti o hanno voltato le spalle durante l’esecuzione dell’inno europeo che ha aperto la sessione inaugurale a Strasburgo. A rimanere seduti anche alcuni parlamentari francesi del gruppo sovranista Identità e democrazia, di cui fa parte la Lega.

Dopo il gesto di protesta dei parlamentari, il presidente uscente, Antonio Tajani (Ppe), ha richiamato la Camera all’ordine, chiedendo a tutti i deputati di alzarsi in piedi. Tajani ha sottolineato che «alzarsi in piedi è una questione di rispetto, non significa condividere l’Unione europea, anche quando si ascolta l’inno di un altro paese ci si alza in piedi».

Gli eurodeputati che erano rimasti seduti si sono quindi alzati in piedi, ma hanno voltato le spalle all’aula e all’inno. Non è la prima volta che una simile protesta viene inscenata nella storia del Parlamento europeo,  nel 2014 gli eurodeputati del partito di Nigel Farage voltarono le spalle durante l’esecuzione dell’inno europeo di Beethoven in una plateale protesta anti-europea.

Gli eurodeputati eletti nei 28 Stati membri sono entrati in carica per la nona legislatura (2019-2024) dopo le elezioni europee del 26 maggio scorso. Un Parlamento con alcune novità rispetto alla precedente legislatura, con il 39% di “vecchi” eurodeputati ed il 61% di nuovi. Gli uomini rappresentano il 60% e le donne il 40%, la deputata più giovane ha 21 anni è danese ed è del gruppo dei Verdi mentre il più anziano è Silvio Berlusconi.

Cambiano anche i gruppi politici: la lista completa comprende il Ppe, i socialisti, Renew Europe, che mette insieme gli ex liberali di Alde e i francesi della formazione ideata dal presidente francese Macron, Identità e democrazia, la formazione che riunisce i sovranisti, tra cui la Lega. E poi a seguire i Conservatori Ecr, Gue e i Verdi.

Mercoledì il Parlamento europeo eleggerà il suo presidente e poi i suoi vicepresidenti. Successivamente si voterà la composizione numerica delle commissioni. Giovedì inoltre è previsto un dibattito in Aula con i presidenti della Commissione e del Consiglio europei Jean-Claude Juncker e Donald Tusk sui risultati del Consiglio europeo di Bruxelles.

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