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Decreto intercettazioni è legge fra polemiche

A un soffio dalla scadenza, prevista per domani 29 febbraio, è diventato legge il decreto sulle intercettazioni. Il via libera è arrivato alla Camera con 246 sì e 169 voti contrari.
Fra le altre cose, ora sarà il magistrato e non più la polizia giudiziaria a valutare quali colloqui sono rilevanti per le indagini o meno. Toccherà a lui anche vigilare ché nei verbali non siano riportate espressioni che ledono la reputazione di singole persone o dati personali.

I risultati delle intercettazioni possono essere usati in procedimenti diversi da quelli in cui sono stati disposti, solo se sono “indispensabili” e “rilevanti” per l’accertamento dei reati per i quali è previsto l’arresto in flagranza e di quelli di particolare gravità, e sarà, inoltre, possibile usare il trojan non solo per i reati contro la pubblica amministrazione commessi dai pubblici ufficiali, ma anche dagli incaricati di pubblico servizio e puniti con la reclusione oltre 5 anni.

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