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Da Dostoevskij a Russo, “Il giocatore” va in scena al Bellini in prima nazionale

Gabriele Russo torna a confrontarsi con la grande letteratura, scegliendo di portare in scena “Il giocatore”, capolavoro scritto nel 1866 da Fëdor Dostoevskij, in un adattamento di Vitaliano Trevisan.

Il Teatro Bellini di Napoli ospita per una settimana, dal 14 al 26 marzo, un appassionato e autobiografico Dostoevskij. Dopo la messa in scena di “Arancia Meccanica”, tratto dal romanzo di Anthony Burgess, Gabriele Russo si spinge oltre, presentando “Il giocatore”, capolavoro scritto nel 1866 da Fëdor Dostoevskij, in un adattamento di Vitaliano Trevisian.

Con maestria e competenza, e con un cast di tutto rispetto, Russo si dimostra degno di portare in scena un non semplice Dostoevskij. Il palco trasuderà compulsione, passione e specialmente debolezza e dipendenza, invitando lo spettatore a riflettere sull’enorme fragilità dell’animo umano.

Tema del romanzo, e quindi anche della messa in scena, che si mantiene fedele all’originale, è la dipendenza dal gioco del protagonista Aleksej Ivànovic, alter ego di Dostoevskij. Tale dipendenza contagerà a turno quasi tutti i personaggi della vicenda, e l’ossessione per il denaro e di conseguenza per il gioco, rappresentano la spina dorsale del racconto.

Si tratta di opera autobiografica: Dostoevskij scrisse “Il giocatore” in soli 29 giorni, pressato dai debiti di gioco; grazie all’aiuto della stenografa Anna Grigor’evna Snitkina, che poi diventerà sua moglie, Fëdor riuscirà a portare a termine l’impresa e a rispettare l’impegno con il suo editore, evitando di perdere i diritti su tutte le sue opere.  Nella rappresentazione di Gabriele Russo de “Il giocatore”, si può parlare, pertanto, di metateatro, di racconto nel racconto: il personaggio Aleksej si fonde di continuo con quello di Fëdor, così come Polina diventa a sua volta Anna Grigor’evna. Lo spettatore assiste contemporaneamente alla genesi del romanzo e allo svilupparsi della vicenda, espediente teatrale che può disorientare all’inizio, ma che troverà il suo scioglimento alla fine.

La passione per il gioco d’azzardo, la preoccupazione di accumulare denaro per riscattarsi socialmente, diventano, nell’interpretazione di Russo, quasi una psicosi, una sorta di disturbo ossessivo compulsivo. Quando Aleksej riesce a recuperare il denaro del patrimonio familiare sperperato dalla nonna alla roulette, nella fantomatica città di Roulettembourg, e comunica la sua vincita alla sua amata Polina (che potrà dunque riscattare il suo debito e svincolarsi dal marchese De Grieux), gli animi e i corpi dei due protagonisti vengono ulteriormente turbati da un’inquietudine senza fine: Polina ed Aleksej non si lasciano andare alla gioia e alla serenità per aver trovato rimedio al loro dramma, ma sembrano quasi impazzire, in un contagioso e psicotico delirio. L’opera si snoda in un doppio finale, drammatico per Polina e Aleksei, felice per Fëdor e Anna. Polina infatti, si allontana da Aleksej che invece ricade nel vizio del gioco, non trovando mai riscatto. Fëdor e Anna, così come accadde nella realtà, scoprono il loro amore una volta ultimata la stesura del romanzo e Anna sarà una fedele compagna, aiutando lo stesso Dostoevskij a “disintossicarsi” dal vizio del gioco.

Se la trama de “Il giocatore” si dimostra abbastanza lineare così come lo svilupparsi della vicenda, non succede lo stesso per le passioni/pulsioni che vengono messe in scena. E qui entra in gioco la bravura del cast e dello stesso Gabriele Russo. Durante entrambe le ore di rappresentazione teatrale gli spalti fremono per l’ansia e per l ’inquietudine degli stessi personaggi. Ansia e agitazione di recuperare il denaro perduto, l’ansia nello giocare alla roulette, la frustrazione e la disperazione dovute alle perdite, quell’effimera e vana gioia delle vincite. Il gioco è al centro di tutto, è attraverso il gioco che Aleksej tenta di recuperare la sua identità, la “sua forma”; se vince abbastanza denaro potrà presentarsi agli occhi della sua amata e della società con una dignità ritrovata, con una nuova forma, non più quella di perdente e precettore.

A dir poco fantastica l’interpretazione dell’attrice Paola Sambo nei panni della baboulinka, la nonnina che cade vittima anch’essa nella temibile spirale della roulette. Personaggio inoltre centrale e fondamentale per conferire un tono frizzante al dramma, che, con l’entrata in scena a sorpresa risveglia il pubblico dal torpore e regala un momento di grande intrattenimento comico. Grande interpretazione anche di Camilla Semino Favro, nelle vesti di Polina/ Anna Grigor’evna, davvero intensa e convincente. Bravo anche Daniele Russo a reggere il ritmo del frenetico protagonista Aleksej/Fëdor, anche se a volte meno convincente rispetto alle colleghe. Degni di nota la simpatica Martina Galletta che interpreta M.lle Blanche e Alessio Piazza nelle vesti del croupier. Marcello Romolo interpretava il vizioso generale e Sebastaiano Gavasso il Marchese De Grieux, “il francesino”.

Alla chiusura del sipario possiamo sicuramente dire “bravi tutti” e consigliare caldamente la visione dello spettacolo.


Prima Nazionale
Il giocatore

da Fëdor Dostoevskij
adattamento Vitaliano Trevisan

con
Daniele Russo
–  Aleksej/Fëdor Dostoevskij
Marcello Romolo
Il generale
Camilla Semino Favro
Polina/Anna Grigor’evna
Paola Sambo
Baboulinka
Alfredo Angelici
Mr. Astley
Martina Galletta
M.lle Blanche
Alessio Piazza
Il croupier
Sebastiano Gavasso
De Grieux
scene Roberto Crea
costumi Chiara Aversano
disegno luci Salvatore Palladino
movimenti scenici Eugenio Dura
regia Gabriele Russo

coproduzione
Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Stabile di Catania

Il giocatore è la terza tappa di quella che abbiamo definito “Trilogia della libertà”, i tre spettacoli prodotti dalla Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini con i quali abbiamo voluto affrontare il concetto di libertà e di perdita della stessa.

Durata 2h compreso intervallo
Teatro Bellini dal 14 al 26 marzo 2017


Prezzi
MARTEDÌ
1′ SETTORE 22€ – 2′ SETTORE 18€ – 3′ SETTORE 14€

MER/GIOV/VEN/SAB/DOM
1′ SETTORE 32€ – 2′ SETTORE 27€ – 3′ SETTORE 22€

OVER 65/CRAL/CONVENZIONI
1′ SETTORE 28€ – 2′ SETTORE 23€ – 3′ SETTORE 18€
Esclusivamente per le repliche del mercoledì, giovedì, venerdì e sabato pomeriggio

UNDER 29 15€

Orari
MARTEDÌ, GIOVEDÌ, VENERDÌ, MERCOLEDÌ 22 MARZO E SABATO 25 MARZO ORE 21.00 –  MERCOLEDÌ 15 E SABATO 18 MARZO ORE 17.30 – DOMENICA ORE 18.00

 

 

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