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Escobar, il fascino della diabolica coppia Bardem-Cruz

Il feroce narcotrafficante colombiano è raccontato stavolta dalla prospettiva della sua storica amante.

Personaggio indubbiamente controverso, pur essendo un criminale capace di tenere in scacco per anni il governo di due paesi (Colombia ed USA), Escobar era riuscito a farsi amare da una parte della popolazione, soprattutto della sua città Medellin per aver costruito scuole, ospedali e stadi di calcio.
La figura del “re della cocaina” continua ad avere un fascino misterioso e senza tempo. A Pablo Escobar sono stati dedicati film, una serie tv di grande successo prodotta da Netflix (Narcos) e un paio di libri. L’ultimo, diventato un best-seller, è stato scritto da Virginia Vallejo, amante di Pablo Escobar, giornalista e volto famosissimo della tv colombiana negli anni ‘80 e s’intitola: “Amando Pablo, odiando Escobar”. Proprio seguendo il suo racconto, che offre un particolare punto di vista su Escobar, è stata diretta l’ultima pellicola sul criminale colombiano: “Escobar, il fascino del male”, con Javier Bardem nel ruolo di Escobar e Penelope Cruz in quello di Virginia, per la regia di Fernando Leon Aranoa.

Dalla durata di 123 minuti è un film drammatico/biografico circa l’ascesa al poter del narcotrafficante più celebre della storia. La pellicola si apre nel 1983 all’epoca del primo incontro tra il criminale e la bellissima giornalista.

L’ascesa di Escobar inizia negli anni ’80, quando riesce ad imporre il cartello di Medellìn per la vendita di cocaina dalla Colombia agli Stati Uniti. Un fiume di denaro senza precedenti fanno diventare Pablo Escobar “il re della cocaina”. Gli Usa gli danno la caccia e arriva quello che per Escobar sarà la spina nel fianco per tutto il resto della sua vita: il trattato di estradizione dei narcotrafficanti fra Colombia e USA. Si racconta, in particolare, di come Escobar sogna un riscatto sociale ma finisce con il cercarlo nel modo sbagliato. Decide di candidarsi in politica e viene eletto al congresso: è questo il suo più grande errore, tentare di scardinare il sistema politico dall’interno, cercando di far annullare il famoso trattato di estradizione. Virginia Vallejo diventa la sua amante, attratta dal potere che quell’uomo decisamente rozzo e volgare riesce ad esercitare su tutti. Il loro rapporto passionale, all’inizio, porta prestigio e rispetto alla donna ma, con l’andare del tempo, diventa per lei fonte di enorme preoccupazione. Virginia tenterà di fargli da confidente e consigliera ma, quando le cose si metteranno male, non esiterà a pensare soltanto alla propria sopravvivenza.

Da un lato, abbiamo un Escobar spietato, deciso a diventare il terrore di chiunque non segua le sue regole, dall’altro un uomo straordinariamente tenero con i figli, con la moglie (nonostante le numerose amanti), e del suo desiderio di proteggerli ad ogni costo. Quello che però sorprende è la sua costante infelicità. Fiumi di soldi, lusso e gioielli ma alla fine quel che resta è solo lo squallore del male.

Solo accennato e lasciato da parte è purtroppo l’elemento esplosivo rappresentato dalla portata mediatica della coppia Virginia-Pablo. Una seduzione del male, una complicità morbosa che viene ridotta a uscite pubbliche mano nella mano e a una banale storia romantica.

Con un curriculum che conta tre nomination agli Oscar e collaborazioni con registi dal calibro di Almodóvar, Iñárritu e i fratelli Coen, l’affascinante Javier Bardem è oggi uno degli attori più ricercati degli ultimi anni. Bardem, in versione Robin Hood colombiano è fenomenale, irriconoscibile. Ingrassato, baffetti e doppio mento, si ha davvero l’impressione, a tratti, di trovarsi di fronte al vero Escobar. Dall’altra parte c’è Penelope Cruz semplicemente bellissima che interpreta una donna vuota, tronfia, arrivista e talmente irritante da sperare muoia presto. Ad avvolgere il tutto c’è il clima realistico delle scenografie: il film è girato proprio nei luoghi in cui sono accaduti gli eventi narrati.

Ne risulta un prodotto cinematografico più apprezzabile e memorabile per gli attori che per il film. Javier Bardem e Penelope Cruz, marito e moglie nella vita reale sono sempre perfetti, ma questo film non conquista.

 

La coppia di attori, finito di girare il film, ha raccontato quanto è stato faticoso, specie per Bardem, interpretare la parte di Escobar, ma poi lui ha aggiunto, “Mi poteva andare peggio…potevo interpretare Donald Trump“.

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