Etichette cibi, scatta l’obbligo di indicare lo stabilimento di produzione
Nuova etichetta di identificazione in arrivo per i cibi in Italia. Sui prodotti alimentari si dovrà indicare lo stabilimento di provenienza.
Scatta da domani l’obbligo di indicare nell’etichetta degli alimenti la sede e l’indirizzo dello stabilimento di produzione o di confezionamento.
Il Decreto Legislativo 15 settembre 2017 n. 145 entra in vigore il 5 aprile, cioè dopo 180 giorni dalla pubblicazione avvenuta in Gazzetta ufficiale n. 235 del 7 ottobre 2017.
In caso di inadempimento, previste sanzioni che vanno da 2mila ai 15mila euro.
“Una norma – afferma la Coldiretti – per consentire di verificare se un alimento è stato prodotto o confezionato in Italia sostenuta dai consumatori che per l’84% ritengono fondamentale conoscere, oltre all’origine degli ingredienti, anche il luogo in cui è avvenuto il processo di trasformazione, secondo la consultazione on line del ministero delle Politiche Agricole”.
Secondo l’associazione è però necessario un ulteriore passo avanti, ovvero l’indicazione obbligatoria in etichetta per tutti gli alimenti anche dell’origine degli ingredienti. Molti prodotti che i consumatori trovano sugli scaffali, per la precisione il 14%, fanno riferimento all’Italia riportando sulla confezione il tricolore. Sono poi il 25% quelli che, pur non sfruttando la bandiera, richiamano all’italianità. Riportando questi dati, la Coldiretti sottolinea che tali simboli vengono usati spesso a sproposito e per questo ha avviato una campagna per “fermare il cibo falso e proteggere la salute, tutelare l’economia e bloccare le speculazioni”.