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Fascismo ed anti-fascismo, i trionfi azzurri e la campagna elettorale. Ciao, ciao febbraio

Tra ideologie politiche storiche e sociali come Fascismo ed Antifascismo e campagna elettorale. Scontri, tentate stragi razziste ma con un occhio ai successi italiani a PyongChan.

Caro diario,

sarà la campagna elettorale, o la voglia di rivalsa storica che attraversa il Paese. Fatto sta che l’antico torna di moda ed un contrasto, che per costituzione non dovrebbe esistere, pende sulle teste degli italiani. Il fascismo, o qualcosa di molto simile, scende in piazza e manifesta violentemente. E’ uno scontro sociale più che politico, dall’altra parte si scatena un corteo anti-fascista come simbolo di un’opposizione di stampo partigiano.

Tra campagna elettorale: violenza da corteo e promesse impossibili

Non esiste al mondo qualcosa di più antitetico. Come se in Spagna esistessero ancora sostenitori di Franco, o in Inghilterra invasati monarchici, ovvero in Germania sostenitori di Hitler. In Italia si vive di anacronismo, a farsi portatori di bandiere che non gli appartengono ci sono ragazzi, a volte ragazzini. Emergono da quartieri disagiati di tutte le città d’Italia, dove uno dei modi per vivere è tenersi al limite della legalità. Le loro uniche testimonianze sono il racconto dei “nonni”, da una parte o dall’altra dipingono scenari idilliaci o catastrofici. Come se non si sapesse che la verità spesso sta nel mezzo.

Fatto sta che in clima di campagna elettorale questo ha generato violenza. E’ inclusa in questo clima la tentata carneficina di Macerata da parte dell’iscritto, e militante attivo, leghista. Una tentata strage razziale, un crimine compiuto da un criminale invasato. Eppure queste manifestazioni sono solo la punta dell’Iceberg di toni esasperanti. Per par condicio è vietato parlare di sondaggi, ma le forze politiche stanno ben facendo vedere la propria forza. Le impressioni troveranno concretezza il 4 marzo.

I successi azzurri a PyongChan

Ai fatti dello sport che non vive di solo calcio. Gli azzurri a PyongChan si stanno facendo valere durante le Olimpiadi Invernali. Sofia Goggia ha aggiunto qualcosa di speciale a tutto questo. E’ la prima donna italiana a vincere la discesa libera all’Olimpiade. L’orgoglio italiano così si sta misurando con il mondo, in attesa di capire a quanto ammonterà il medagliere ad oggi completo di 10 riconoscimenti totali. Poca roba se si pensa alle 39 medaglie della Norvegia, alle 31 della Germania ed alle 39 del Canada (cosa abbastanza logica se ci si intende un po’ di geografia, nda). Quella della Goggia, ultima in ordine cronologico, è la terza medaglia d’oro italiana dei giochi olimpici: prima di lei  Michela Moioli e Arianna Fontana erano salite sul gradino più alto del podio.

 

Daniele Naddei

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Daniele Naddei

Giornalista iscritto all'ordine dei Giornalisti Pubblicisti della Campania da maggio 2014. Caporedattore.

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