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Figc, 3 punti di penalizzazione al Chievo

La sanzione comminata dal Tribunale della Federcalcio dovrà essere scontata in questo campionato. Tre mesi di squalifica al presidente Campedelli.

Le richieste sono le stesse formulate nel primo processo, annullato per improcedibilità, con la sola differenza che la penalizzazione in quel caso era da scontare nella stagione precedente con la conseguente retrocessione in Serie B.

Ribadita anche la richiesta di 36 mesi di inibizione nei confronti del presidente del club veneto, Luca Campedelli.

Per Samuele Mariotti e Guido Albini, dirigenti del Cesena coinvolto nel caso prima del fallimento, sono stati chiesti 16 mesi di inibizione.

«Il Tribunale federale nazionale – Sezione Disciplinare – presieduto da Cesare Mastrocola ha accolto il deferimento del Procuratore federale, sanzionando il Chievo Verona con 3 punti di penalizzazione in classifica da scontare nella stagione sportiva in corso e un’ammenda di 200mila euro. Il TFN ha inoltre sanzionato con 3 mesi di inibizione il presidente del Consiglio di Amministrazione della società Luca Campedelli e con 1 mese e 15 giorni di inibizione i consigliere della società Piero Campedelli, Giuseppe Campedelli, Michele Cordioli e Antonio Cordioli. Il Tribunale ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti del Cesena per intervenuta revoca dell’affiliazione, sanzionando con 1 mese e 15 giorni di inibizione i consiglieri della società Guido Aldini e Samuele Mariotti. Le due società erano state deferite per aver sottoscritto le variazioni di tesseramento di alcuni calciatori indicando un corrispettivo superiore al reale e per aver contabilizzato nei bilanci plusvalenze fittizie e immobilizzazioni immateriali di valore superiore al massimo dalle norme che regolano i bilanci delle società di capitali, condotte finalizzate a far apparire un patrimonio netto superiore a quello esistente alla fine di ciascun esercizio e ciascun semestre così da ottenere la Licenza Nazionale e l’iscrizione al campionato delle stagioni 2015/2016, 2016/2017, 2017/2018 in assenza dei requisiti previsti dalla normativa federale».

 

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