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Frequenti i casi di epatite nel Nord-Italia

Sempre più frequenti i casi di epatite C riportati che sono stati contratti tramite trattamenti di bellezza. È bene esser cauti con manicure, pedicure, rasature dal barbiere, piercing e tatuaggi e assicurarsi che vengano sempre rispettate le norme di igiene e un’adeguata sterilizzazione degli strumenti.

Il primo bollettino del Sistema Epidemiologico Integrato delle Epatiti Virali Acure-SEIEVA dell’Istituto superiore di sanità segnala proprio che questi trattamenti siano i responsabili del 34% dei casi segnalati nell’anno corrente. In generale negli ultimi anni c’è stato un calo nelle infezioni da epatite, in particolare B e C.

Nel 2017 i casi di epatite B segnalati sono avvenuti principalmente in Toscana e Lombardia, in uomini tra i 35 e i 54 anni. Per quanto riguarda i mezzi di trasmissione, l’infezione per via sessuale è ancora molto frequente con un 28% dei casi, ma anche in ospedale con un 12% e, appunto, con trattamenti di bellezza per un 25%.

Invece per quanto riguarda l’epatite C, quest’anno, sono stati registrati solo 47 casi ma con incidenza maggiore sempre in Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna, in uomini tra i 35 e 54 anni. In questo caso un alta percentuale, 31,8% dei casi, registra come uno dei principali fattori di rischio la tossicodipendenza, e sempre la trasmissioni per via sessuale nel 31% e l’esposizione in ospedale per il 30%.

L‘epatite A ha riscontrato negli anni diversi picchi epidemici, di cui uno riguarda proprio il 2016-2017 tra uomini che hanno avuto rapporti sessuali con altri uomini. Le aree di maggiore incidenza sono la Lombardia e il Veneto. Ma il fenomeno non è tutto italiano, infatti quest’epidemia si sta diffondendo anche in altri paesi europei e sempre con una percentuale maggiore, 62%, in uomini che hanno rapporti omosessuali.

 

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