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Gentiloni: Discorso di fine anno o fine legislatura?

Discorso di fine anno di Gentiloni che oggi salirà al Quirinale per parlare con Mattarella. “Non abbiamo tirato a campare”, esordisce così Gentiloni nel suo discorso di fine anno.

“Quest’anno, oltre che di fine anno, questa conferenza ha anche un significato particolare, io posso dire innanzitutto che ritengo importante aver raggiunto un obiettivo importante di questo governo, quello di arrivare ad una conclusione ordinata della legislatura.  C’è molta strada da fare. Guai a immaginare un futuro di piccolo cabotaggio. Il mio governo era nato un anno fa dopo la sconfitta del referendum, le dimissioni di Renzi e con le difficoltà del Pd, ma non abbiamo tirato a campare”.

La crescita italiana nell’anno passato, ha poi rivendicato il presidente del Consiglio, “ha preso un buon ritmo” e oggi viaggia “al doppio delle previsioni di un anno fa”. E “il famoso fanalino di coda dell’Europa non siamo più noi”. Gentiloni la definisce una legislatura “travagliata” ma “fruttuosa” “L’Italia – ha detto – si è rimessa in moto dopo la più grave crisi del dopoguerra. Il merito principale di questo è delle famiglie italiane delle imprese, del lavoro, di chi studia e di chi si prende cura delle persone”. “La politica – ha proseguito – deve avere un certo ritegno nel considerare questa ripresa frutto di questa o quella iniziativa. L’Italia si è rimessa in piedi grazie soprattutto all’impegno degli italiani. Non dilapidare questi sforzi è il primo impegno che i governi che verranno dovranno assumersi”.

 

 

 

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