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Il veglione di Capodanno in Italia: i cibi più diffusi

Uno o due primi a base di pesce, poi uno o più secondi, sempre a base di pesce, l’insalata di rinforzo, il baccalà e tante altre prelibatezze. L’ultimo dell’anno, al Sud, ma più in Campania, è un confronto duro con la tavola.

Ad esempio, a Capodanno è difficile immaginare un antipasto senza formaggi o senza verdure. Al Sud non mancano mai i latticini, dalle mozzarelle alla ricotta, mentre ad altre latitudini sono le patate, in diverse forme e cotture, ad essere sempre presenti. Non mancano, infine, gli antipasti con formaggi misti e salumi, olive e bruschette.

Il primo non può invece prescindere dal profumo di salsedine, dunque spaghetti o risotto ai frutti di mare rappresentano la soluzione più diffusa, ma con le dovute eccezioni.

Oltre alle lenticchie in umido col cotechino, secondi tradizionali del cenone di fine anno sono anche il polpo, il baccalà, l’arrosto e la salsiccia.

Un po’ di frutta secca, di melagrana e di uva, cibi portafortuna proprio come le lenticchie, e poi non rimane che concludere i festeggiamenti coi dolci: da panettone e pandoro ai cantucci, dallo zuccotto alla torta con pere e cioccolato.

Considerate fin dai tempi degli antichi Romani sinonimo di prosperità e fortuna (soprattutto per la loro somiglianza con le monete), le lenticchie non possono mancare a tavola in occasione del Capodanno. Le lenticchie in umido sono il contorno ideale per un altro grande classico di Capodanno, il cotechino, che solitamente domina la scena sulla tavola poco prima di mezzanotte e dei fuochi.

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