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Insulti antisemiti, due turni a porte chiuse per la Lazio

La Procura della Figc vuole punire così gli adesivi antisemiti attaccati da alcuni tifosi biancocelesti in curva Sud prima della sfida dello scorso 22 ottobre contro il Cagliari. La Procura della Federcalcio ha chiesto due turni a porte chiuse e 50mila euro di ammenda per la Lazio nel processo sportivo relativo al “caso Anna Frank”, gli adesivi antisemiti attaccati da alcuni tifosi biancocelesti in curva Sud prima della sfida dello scorso 22 ottobre contro il Cagliari.

La sentenza dovrebbe arrivare giovedì e non — come in previsto — all’inizio della prossima settimana. La Lazio potrebbe giocare senza pubblico contro il Genoa, lunedì 5 febbraio, e contro il Verona, lunedì 19. Tra la sentenza di giovedì e la prima gara, quella contro i liguri, ci sono i tempi tecnici per consentire alla Corte d’appello di esaminare il ricorso che, in caso di condanna, verrà certamente inoltrato dalla Lazio. La quale, nel dibattimento, ha chiesto il non luogo a procedere e, soprattutto, ha messo in discussione il principio della responsabilità oggettiva. Ha spiegato l’avvocato Gentile, legale di Lotito: «Non avevamo la possibilità di perquisire 15 delinquenti che si sono portati dietro quei francobolli, figurine piccole, otto centimetri per sei. Noi abbiamo fatto tutto quanto ci era richiesto, ma non abbiamo la facoltà di perquisire i tifosi: ritengo ci sia una impossibilità di responsabilità. È un episodio senza precedenti, non meritiamo sanzioni».

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