Just Pokè: la cucina fusion è servita
Dal fine dining al cibo democratico: Giorgio Parisi, il fondatore con Clarence Seedorf di “MM Lounge Restaurant”, lancia un franchising di cucina hawaiana
Il pokè in Italia da un po’ di anni a questa parte sta spopolando tra i salutisti e non solo: molti ristoranti stanno integrando la loro offerta con piatti della cucina hawaiana, ed altri – appositamente dedicati – stanno aprendo. Dalla passione per tale cucina è nato un nuovo format ideato da tre giovani imprenditori napoletani: “Just Pokè”, un franchising napoletano di hawaiian bistrot.
Gli ideatori di Just Pokè intendono con il loro progetto portare i piatti della cucina hawaiana all’attenzione dei gourmande. Belli per come sono confezionati. Buoni perché la loro preparazione si presta a infinite varianti: per un assemblaggio gustoso delle componenti possono essere utilizzati non solo gli ingredienti classici (salmone, ananas, edamame, avocado, etc.), ma anche prodotti locali, entrambi di prima qualità. Ingredienti Made in Italy, preferibilmente a Km 0, per ricette inedite di pokè in versione “local”.
“Sono il piatto del momento, i pokè piacciono tanto agli italiani e hanno molte caratteristiche che possono funzionare a Napoli – spiegano i tre imprenditori“,
Negli store di questa nuova catena napoletana di cucina hawaiana si possono dunque gustare originali e buonissime bowl, ricette uniche ideate sia per coloro che amano mangiar sano, senza rinunciare al gusto, sia per i palati gourmet. Gli ingredienti vegetali vengono acquistati da aziende agricole di fiducia, e preferibilmente a Km 0; stesso concetto vale per l’approvvigionamento del pesce che avviene quasi del tutto a 0 miglia marine.
Oltre ai vari pokè, nel menù figurano altre originali e raffinate proposte come il “Gua bao exclusive”, un panino cotto al vapore con insalatina di astice, sedano ghiacciato, iceberg croccante, mayo con lime , pepe rosa ed erba cipollina, e sfiziosi appetizers come il gambero fritto, ovvero un gambero marinato panato con del pane panko e servito con una maionese di pepe rosa e lime. Poi ancora tartare, insalate, e dolci (da provare il “Matcha”, nacamela al te-matcha con sesamo tostato e biscotto al latte), e una serie di drink hawaiian style.
Angelo Guida, Antonio Rivieccio e Giorgio Parisi hanno avuto un’idea originale: un hawaiian bistrot con colori ed arredi ispirati alle ambite isole degli Stati Uniti, un menù integralista che comprende i piatti della cucina hawaiana ottenuti in parte con ingredienti nostrani (a Km 0 e 0 miglia marine), e personale direttamente reclutato sul posto. L’approccio al business è attualissimo e sicuramente interessante per chi è in cerca di un’affiliazione nel food.
“Oltre a contenere tutti i valori nutrizionali possibili, i pokè sono versatili – spiegano i tre imprenditori -: si possono mangiare sia a pranzo che a cena, si possono comporre a piacimento partendo dalla base (ovvero il riso aromatico, la frutta e la verdura) che ben si abbina a prodotti del nostro territorio, perciò crediamo che così rivisitati possano piacere anche ai buongustai, oltre che ai salutisti”. “Replicare un format non serve a nulla, il nostro obiettivo è far incontrare la cultura gastronomica italiana e quella hawaiana. Definiamo i nostri store degli “hawaiian bistrot” – raccontano -. Sapori e tecniche della cucina hawaiana si mescolano a materie prime e creatività italiane, o meglio regionali, visto che il nostro progetto prevede l’apertura di punti vendita lungo tutto lo stivale. Ad esempio, tra gli ingredienti dell’“Omega 3” c’è la cipolla dell’Agro Nocerino-Sarnese, mentre per lo “Tsunami tuna” viene utilizzato il tonno pescato nei nostri mari”.
Giorgio Parisi possiede una solida formazione economica. Dopo alcune esperienze imprenditoriali fatte all’estero con Clarence Seedorf, s’innamora del food e insieme all’amico ex calciatore e socio in affari apre nel 2017 in Italia, precisamente a Torre del Greco (Napoli), l’”MM Lounge Resturant”, che oggi è uno dei locali per eventi più belli ed ambiti nel napoletano.
«Grazie ai miei soci sono riuscito a realizzare questo mio sogno – dichiara Giorgio Parisi -. Hanno creduto nel progetto, investendo soldi e competenze. Oggi bisogna regalare al cliente un’esperienza emotiva, perciò abbiamo cercato di creare qualcosa di diverso rispetto agli hawaiian bar che stanno nascendo come funghi».
I piatti sono adatti al take away e al delivery, oltre che al consumo presso gli store, ove si possono mangiare poggiati su delle originali tavole da surf.
L’attività genera occupazione. Per ogni punto vendita c’è uno chef specializzato, altro personale di cucina, personale di sala, addetti al delivery. “Abbiamo deciso di mettere le persone al primo posto: dai nostri fornitori e partner, ai nostri dipendenti e clienti. Per la costruzione dei nostri punti vendita abbiamo utilizzato un’illuminazione ad alta efficienza energetica, vernici a base di prodotti naturali, materiali biodegradabili e compostabili. Stiamo adottando la filosofia del Km 0 anche nelle assunzioni: per ogni punto vendita assumiamo personale e collaboriamo solo con professionisti residenti in zona, per favorire l’occupazione e l’economia locale. Per noi è importante prenderci cura della nostra città, dei nostri concittadini e dei nostri clienti”, spiegano i tre soci. “Ci aspettiamo, dopo la fase di rodaggio, una buona crescita del fatturato – conclude Giorgio -. Replicheremo Just Pokè in altri posti: a breve apriremo altri punti vendita in Campania, per cominciare. Poi, dopo l’estate, programmeremo le aperture nelle altri principali città italiane».