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Le Vie del Gusto passano per Ottaviano

Nuova tappa per la kermesse itinerante organizzata da “Il Mediano” il giornale online diretto da Carmela D’Avino.

Abbracciare il mestiere di pizzaiolo non significa fare semplicemente ‘ammacca e ‘nforna‘, come si usa dire scherzosamente a Napoli, piuttosto è ambire a dare emozioni al palato, è praticare un’arte! La Campania è sempre stata la patria della pizza che è passata, nel corso degli anni, da pasto dei poveri a piatto simbolo dell’alta qualità, una pietanza completa. La pizza è diventata ‘gourmet’, entrando nel panorama della cucina d’autore. Oggi un pizzaiolo integrato nelle dinamiche del nuovo millennio, che interpreta il suo mestiere alla luce delle antichissime tradizioni e cognizione delle nuove tendenze, si pone alla pari di un grande chef, si fa ambasciatore delle eccellenze gastronomiche e del lavoro degli artigiani del luogo in cui vive.
Con il proprio stile personale Gennaro Pizzano , in arte Gegè, è l’artista pizzaiolo di cui vogliamo parlarvi. Gennaro ci ha aperto le porte della sua pizzeria ‘Gegè Pizzeria Gourmet‘ in Via Francesco Curia, 15 a Ottaviano in occasione della nuova tappa dell’evento itinerante ‘Le Vie del Gusto‘ organizzato dal magazine online ‘ilmediano.it‘ in collaborazione con il Prof. Carmine Cimmino, storico e studioso delle tradizioni del territorio vesuviano.
La serata è stata introdotta dalla giornalista e conduttrice televisiva Sonia Sodano accompagnata da Carmela D’Avino, direttore de ‘Il Mediano‘, ed allietata dalla musica del Maestro Lino Sabella, e dai brani interpretati da Carla Maddaloni, modella, cantante e testimonial della quinta edizione del programma televisivo ‘Donne Nel Pallone‘, rubrica settimanale ideata e condotta dalla splendida Sonia. Alla musica hanno fatto da contraltare le colte incursioni del professor Carmine Cimmino, sempre brillante nell’esporre le sue spigolature di costume e colore locali.
Ma torniamo a Gegè: malgrado la giovane età ha nel mestiere tramandatogli dal padre un’esperienza ormai già ventennale. La fiamma della sua passione per l’arte bianca arde sempre di più e l’amore per farine e lieviti lo porta a continue sperimentazioni che tuttavia non lo distolgono dal conferire ai suoi manicaretti il gusto della tradizione. Per Gegè infatti è la nostra tradizione l’ingrediente fondamentale alla base di una buona pizza, i prodotti che utilizza sono forniti da artigiani locali e il 19 novembre, grazie a Le Vie del Gusto, abbiamo avuto l’occasione non solo di vedere Gennaro Pizzano all’opera ma anche di conoscere da vicino i produttori delle cui materie prime si avvale. Sì perché la definizione di pizza gourmet non è relativa alla sola pizza ma anche ai prodotti utilizzati per realizzarla, alle bevande che l’accompagnano, ai dessert ed ai liquori con i quali chiudi il pasto. Tutto è ricercato, niente è lasciato al caso.
Gennaro non si limita solo a farle le pizze, ma ne insegna anche il mestiere, e lo fa con grande successo anche in tv. Gegè infatti è reduce della famosa trasmissione che va in onda su Rete QuattroRicette all’Italiana‘ condotta da Davide Mengacci e Anna Moroni dove ha riscosso grande gradimento personale. I suoi consigli hanno dato la possibilità anche al pubblico di realizzare delle ottime pizze a casa.
Per tutto questo Gennaro Pizzano ha ricevuto, nel corso della serata, un meritatissimo ‘Premio Eccellenza‘ conferitogli da ‘Le Vie del Gusto‘ che gli è stato consegnato da Virginia Nappo, assessore alla cultura del Comune di Ottaviano e autrice di un interessantissimo intervento circa le azioni che il Comune intende intraprendere per il rilancio di un territorio così ricco di testimonianze storiche millenarie.
Non potevamo a questo punto non gustare le mille bontà proposte da Gegè e dai suoi partner commerciali, a cominciare da un’entrée di antipasti di frittura classica napoletana, ottimi e delicati: croccchè di patate, arancini e frittatine con 3 tipi di pasta e una deliziosa mantecatura di baccalà al centro. E poi naturalmente le pizze a cominicare dalla classica ‘margherita’, e la pizza ‘Sonia’, una delle ricette esclusive di Pizzano dedicato alla giornalista Sonia Sodano. Pochi ingredienti: mozzarella di bufala, salame piccante e olive nere, tre semplici elementi uniti con gusto e sapienza per un esito assolutamente goloso e ben equilibrato. A seguire un’altra specialità della tradizione, la pizza ‘a ruoto’. Insomma la serata è stata un’oasi d’arte e sapori: Gennaro ci ha proposto ancora saltinbocca friarielli, porchetta e provola e a chiusura del pasto, una piacevole sorpresa del territorio, la Cassata del Vesuvio pensata dal Luxury Royal Bar di Somma Vesuviana. Il dolce nasce dal connubio tra due terre che in passato appartenevano ad un unico Regno: quello delle Due Sicilie. Al Luxury Royal Bar la classica ricetta siciliana, caratterizzata principalmente da ricotta, zucchero, frutta candita e cioccolato fondente, viene rivisitata negli ingredienti e adeguata a prodotti tipici del territorio vesuviano: dischi di pan di Spagna avvolgono una crema di ricotta siciliana, cedro candito e gocce di cioccolato. Tuttavia la vera novità consiste nella guarnizione, caratterizzata da albicocche del Vesuvio candite e confettura 100% albicocche specialità pellecchiella.
Nella bella serata offertaci da Gegè e da ‘Il Mediano’, siamo stati ben accompagnati oltre che dalla biondissima Sonia Sodano, da un’altra splendida ‘bionda’: la ‘Kbirr’ di Fabio Ditto, la prima linea di birre 100% artigianali ‘Made in Naples’, che nel nome e nell’immagine celebra l’arte, la cultura e la tradizione partenopea, la prima birra napoletana fatta con metodo artigianale, non filtrata e non pastorizzata. Quattro le linee ‘Natavota’, ‘Jattura’, ‘Paliata’ e, in edizione limitata, ‘Cuore di Napoli’.
KBirr è una realtà in costante crescita, con 100mila bottiglie distribuite in Italia ad oggi. Kbirr la trovate nelle migliori pizzerie e ristoranti campani, ma anche in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Puglia e anche nei locali oltre i confini nazionali, da poco valicati. Nel 2017 con l’etichetta ‘Natavota’ su cui è raffigurata l’immagine del Santo patrono di Napoli ha vinto il premio ‘San Gennaro’.
Per le norcinerie, Gegè si è rivolto ai ‘Salumi Vassallo’ di Ernani Vassallo, che tra i suoi prodotti propone anche la speciale ‘Porchetta Campana‘, una vera eccellenza gastronomica che si differenzia fortemente da quella ‘classica‘. E’ un trancio di maiale lavorato artigianalmente secondo una ricetta segreta di famiglia, con aromi 100% naturali e cotto in forni appositi per circa sei ore.
Fondamentali poi per qualsiasi pizzaiolo che si rispetti è la qualità dei prodotti caseari e per questi Gegè si e rivolto a ‘Latteria Sorrentina‘, una realtà campana con una storia di oltre cent’anni, che esporta in quarantaquattro Paesi in tutto il mondo, presente inoltre al Napoli Pizza Village 2019 . Fiordilatte di Napoli, Fiordilatte dei Monti e Fiordilatte della Penisola rappresentano ognuno un diverso stile di lavorazione mutuato dalla tradizione. Questi fiordilatte sono utilizzati da moltissimi pizzaioli in tutt’Italia da nord a sud. Fiordilatte, sì, ma anche provola affumicata e ricotta, quella di ‘fuscella’ che è Prodotto Agroalimentare Tipico tutelato con la specifica territoriale di Sant’Anastasia.
La guest star della serata è stata la famosissima China Pisanti. ‘Tutte le Chine si inchinano dinanzi la China Pisanti‘: questo recita il manifesto pubblicitario stile liberty degli anni 20 del novecento che ancora si trova nella vecchia palazzina in Via Croce Rossa ad Ottaviano. Illustrazione molto bella e curata, con raffigurate bottiglie varie di anonime ‘chine‘, che come pupazzi con tanto di gambe e braccia si inchinano, ai lati di una stuoia, al passaggio della bottiglia di china Pisanti, quest’ultima anch’essa pupazzettata, ma in veste da gran signore e con in mano un bastoncino da passeggio.
Alla fine dell’Ottocento, recuperando un’antica ricetta tramandata di generazione in generazione, il Cav. Achille Pisanti immette sul mercato un prodotto innovativo che immediatamente incontra i gusti di esperti ed intenditori. Nasce così la China Pisanti, un liquore a cui i consumatori riconobbero virtù toniche e digestive al punto che, vera chicca dovuta alla poliedrica cultura del prof. Cimmino, era fatto obbligo  fosse presente negli zaini dei soldati italiani al fronte.
Il Cav. Pisanti, forte del successo ottenuto, immise sul mercato altri liquori: tra questi il Mandarino, l’Anice, il Carciofo, il Nocino e il Limoncino, tutti creati sulla base di antiche ricette locali e con l’impiego di sani prodotti naturali, coltivati nei terreni di sua proprietà in Ottaviano o che facevano parte della flora naturale del Vesuvio. Anche il design delle bottiglie era particolarmente curato: ricordiamo, a d esempio, la bottiglia a forma di mandarino per il liquore a base di quell’agrume. Con il tempo, l’azienda è stata rilevata da altri, il restyling subito dalla bottiglia del liquore ha forse tolto in parte il fascino precedente, ma la ricetta della mitica China Pisanti, è rimasta lo stessa, così come inalterati sono rimasti gusto e qualità.

Le immagini della serata sono a cura di Juna Lieto

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