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L’inchiesta su Vaticano e il tema dell’omosessualità

«Benvenuto a Sodoma», dice uno dei preti confessori della basilica di San Pietro per concludere una lunga conversazione sull’omosessualità in Vaticano e nella Chiesa.
L’interlocutore è un noto giornalista e saggista francese, Frédéric Martel, e quella frase darà il titolo a un’inchiesta che, secondo l’autore, è destinata a scuotere il dogma della castità dei sacerdoti e l’opposizione dottrinale della Chiesa all’omosessualità, già incrinata dai nuovi toni di papa Francesco. «Sodoma» è un volume di oltre 500 pagine che uscirà il 21 febbraio, il giorno in cui arrivano in Vaticano i vertici delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, convocati dal Papa per affrontare il tema degli abusi «sui minori e sugli adulti vulnerabili». L’inchiesta non si occupa della pedofilia in seno alla Chiesa, «quella si opera di una minoranza», ma sottolinea che la cultura del segreto è la stessa. Il libro sarà pubblicato in contemporanea da Feltrinelli in Italia, Robert Laffont in Francia, Bloomsbury nel mondo anglosassone, e altrove per un totale di otto lingue e venti Paesi. «Che alcuni sacerdoti siano omosessuali non è ovviamente una novità», dice Martel. «Ma quel che sostengo nel mio libro è che l’omosessualità in Vaticano e nella Chiesa nel mondo non è un’eccezione, riguarda la grande maggioranza degli uomini di Chiesa ed è per questo uno dei pilastri del sistema. La gerarchia si regge sul potere di ricatto perché tutti sanno ma non vogliono tradire gli altri, perché tradirebbero se stessi. Il sistema di potere si costruisce su una menzogna – la castità dei sacerdoti – e su un’ipocrisia, il no pubblico a un’omosessualità ampiamente praticata in privato». 

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