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Mario Martone presenta “Capri Revolution”

Sarà Mario Martone l’ospite di “Cinema intorno al Vesuvio” la rassegna di cinema di Arci movie ospitata a villa Bruno a San Giorgio a Cremano. Il regista presenterà il suo “Capri – Revolution”, il 23 luglio alle 21.15 e sarà presente al finissage della mostra di Mario Spada allestita al piano nobile dedicata proprio al film diretto da Mario Martone.

“Come già è successo con Toni Servillo due anni, siamo davvero felice per la presenza di Mario Martone che è un esempio per tutti noi dell’Arci movie – dice Roberto D’Avascio, presidente di Arci movie; sono questo grandi artisti con la loro presenza che ci incitano e ci spronano ad andare avanti nel nostro lavoro, del resto anche per loro le periferie sono luoghi fondamentali. Grazie al pubblico e a tutti gli artisti che ci sono vicini in queste serate ad alto tasso culturale”.

“Capri – Revolution”: 1914 l’Italia sta per entrare in guerra. Una comune di giovani nordeuropei ha trovato sull’isola di Capri il luogo ideale per la propria ricerca nella vita e nell’arte. Ma l’isola ha una sua propria e forte identità, che si incarna in una ragazza, una capraia il cui nome è Lucia (Marianna Fontana). Il film narra l’incontro tra Lucia, la comune guidata da Seybu (Reinout Scholten van Aschat) e il giovane medico del paese (Antonio Folletto).

Si chiude, sempre il 23 luglio, la mostra di Mario Spada dedicata a “Capri-revlution”: “Sul set di Capri – Revolution – dice il fotografo – abbiamo lavorato in uno stato di grazia. Mario mi ha lasciato piena libertà. Le riprese del film non erano che l’ultimo atto di una lunghissima performance collettiva, una dimensione espressiva totale che andava dalla danza, alla musica, dal laboratorio al ciak; la danzatrice – coreografa Raffaella Giordano, i compositori-musicisti Apparat (pseudonimo di Sacha Ring) e Philipp Thimm hanno fatto in modo, in particolare con gli ‘attori della comune’, che davvero si realizzasse quell’incredibile, sperimentale, rivoluzionaria armonia che Mario voleva raccontare.

Mario Martone: Regista e sceneggiatore cinematografico italiano, nasce a Napoli, il 20 novembre del 1959. Martone è un artista cresciuto grazie al teatro e inizia la sua carriera con lo spettacolo “Faust o la quadratura del cerchio” nel 1976. Nel 1980 abbiamo il suo esordio alla regia con diversi cortometraggi e, dopo 12 anni, nel 1992 debutta al cinema con Morte di un matematico napoletano, dove racconta la vita di Renato Caccioppoli, uno scienziato dotato e pieno di talento ma incline ad un tormento interiore cronico che lo porta ad un drammatico suicidio. Nel cast troviamo Anna Bonaiuto, Carlo Cecchi, Renato Carpentieri e Toni Servillo (quest’ultimo in una delle prime apparizioni cinematografiche). L’anno successivo rimane nella sua terra natia a girare il mediometraggio “Rasoi” (1993), ispirato ad uno spettacolo teatrale precedentemente allestito al Teatro Mercadante (1990). Tre anni dopo torna tra i palazzi napoletani con il suo secondo lungometraggio “L’amore molesto” (1995), tratto dal romanzo omonimo di Elena Ferrante e vincitore del David di Donatello. Nel 1998 gira il lungometraggio “Teatro di guerra” (1998). Nel 1999 mette in piedi “Una disperata vitalità”, un documentario che riporta alla luce alcune poesie di Pasolini. Partecipa nel 2001 al film collettivo “Un altro mondo è possibile”, girato in occasione delle giornate di protesta durante la riunione del G8 a Genova. Successivamente sposta la sua attenzione, da Napoli a Roma, e gira “L’odore del sangue” (2004), con Michele Placido e Fanny Ardant protagonisti di una tormentata storia d’amore passionale e torbida. Dopo un altro breve documentario dedicato alla pittura, “Caravaggio, l’ultimo tempo” (2005), lavora ad uno dei progetti più imponenti della sua carriera, “Noi credevamo” (2010), storia di tre ragazzi meridionali coinvolti nella Giovine Italia contro i Borboni. Nel 2014 presenta al Festival di Venezia “Il giovane favoloso” dedicato alla vita di Giacomo Leopardi.

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