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Maschere e chiacchiere, Carnevale di foto e sapori alla pasticceria Seccia

Vincente da sempre, il binomio arte e cibo sarà lo spirito dell’evento “Chiacchierando ai Quartieri”, degustazione di chiacchiere e sanguinaccio alla Pasticceria Seccia di via Concordia 66. Per festeggiare il carnevale napoletano, e avvicinarci al martedì grasso, nel pomeriggio dell’8 febbraio alle ore 18 sarà possibile degustare una chiacchiera con bicchierino di sanguinacci e ammirare due scatti fotografici d’autore.

“Mitoraj a Pompei, volti senza tempo” è la piccola esposizione di due fotografe napoletane, Francesca Cilento e Lidia De Campora, che esplorerà da Seccia il mistero del carnevale attraverso uno dei simboli più potenti della festa: la maschera, ripresa da diverse angolazioni a Pompei, che a suo tempo ospitò le sculture dell’artista polacco Mitoraj. Due foto diverse ma simili, due colpi d’occhio che convergono verso un unico soggetto forte, un volto metafisico celato dalle colonne e immerso nelle rovine romane.

Abituate a collettive di fotoamatori e impegnate in un progetto di racconto metropolitano a Ponticelli, De Campora e Cilento saranno presenti alla manifestazione dell’8 febbraio, la prima di una lunga serie di appuntamenti nei prossimi mesi alla Pasticceria Seccia, tutti centrati sul connubio arte e dolci tradizionali, e dedicati di volta in volta al dolce del mese. Insieme alle chiacchiere sarà presentato giovedì il gioiello di Casa Seccia, la creazione più recente insieme al barattolino dolce-gelato: l’Aperisciù, un bignè alla crema che al primo assaggio evoca il sole dei Caraibi, la freschezza del mare e i sapori cubani. Il ripieno, racchiuso da un craquelin di mandorle e nocciole sormontato da una stella bianca, rossa e blu, si nasconde una farcia al sapore di mojito, pina colada e daiquiri, i cocktail eccellenti del Caribe e della sua isola maggiore, Cuba.

Il paese latinoamericano, presente coi colori inconfondibili della bandiera sulla scatola degli Aperisciù, è sempre stato caro a un vessillo dei Quartieri Spagnoli, quel Diego Armando Maradona grande fan di Che Guevara, passato a Napoli al San Carlo in occasione della cittadinanza onoraria e che allora ispirò il pasticciere Francesco Seccia. Una pasta choux che attraversa l’Atlantico sull’onda della tradizione napoletana e dell’innovazione (bignè e craquelin), giunge all’Avana con tre creme tropicali per poi ripartire su tre stelle mondiali e arrivare in Argentina, che di stelline ne ha due sulla maglia della Seleccion, e soprattutto per merito di Maradona in Coppa del Mondo. I partecipanti all’evento saranno invitati a prendere poi dei post-it con l’hashtag ufficiale dell’Aperisciù per scattare foto e selfie, un ricordo della serata da postare sulla nostra pagina Facebook, o da twittare a @secciadolcezze, oppure linkare su Instagram a @seccia_dolcezze_napoletane e da inviare al nostro indirizzo mail pasticceriaseccia66@gmail.com per aderire al photo contest “Aperisciù in città”.

Sulle orme del “Favoloso mondo di Amelie”, in cui il nano giramondo spediva al papà di Amelie le polaroid che lo ritraevano davanti ai monumenti e ai paesaggi del pianeta, chiunque potrà scattare foto di palazzi, chiese, fontane e panorami di Napoli in piena fantasia e creatività, con l’unica regola del post-it con hashtag #aperisciù in primo piano nell’inquadratura. La foto più originale e simpatica, nonché più bella a nostro insindacabile giudizio, diventerà la copertina dei profili social dopo il 31 maggio, termine ultimo per l’invio mail o il post sui profili social. Nel film francese avevano a disposizione i cinque continenti, per noi invece è sufficiente Napoli da immortalare con le sue bellezze. Densa e multietnica, questa metropoli è capace di partire dagli antichi alloggi delle truppe spagnole, a due passi dal murales di Diego e dalla Pudicizia di Bosoletti, per portarvi fino a Cuba e in Argentina, con un semplice morso allo sciù pensato e ideato dai maestri pasticcieri Seccia.

 

Comunicato stampa

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