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Migranti, Lamorgese:”Sì a redistribuzione e rotazione dei porti”

Nel corso del vertice sull’immigrazione a Malta è stato raggiunto tra i Paesi partecipanti un accordo per i ricollocamenti dei richiedenti asilo in tempi  rapidi.

“Da oggi l’Italia non è più sola”, dichiara Lamorgese. “Sono molto soddisfatta”, aggiunge, “sono stati sciolti i nodi politici più delicati”, ed è stato fatto “il primo passo concreto dell’approccio ad un’azione comune europea”. “E’ nostro interesse – conclude il ministro – che l’accordo sia condiviso al massimo anche da altri Paesi”.

Tra i punti di accordo raggiunti nella bozza di documento che poi verrà presentata al vertice dei ministri dell’Interno dell’Unione Europea il 7 e l’8 ottobre in Lussemburgo, Lamorgese elenca la questione della “rotazione volontaria dei porti” che, aggiunge, non avverrà solamente “quando i porti di Italia e Malta saranno già saturi, ma come principio generale”.

L’accordo prevede inoltre la “redistribuzione dei migranti su base obbligatoria” con un sistema di quote che verrà stabilito quanti dei 28 Paesi dell’Ue parteciperanno all’intesa; tempi “molto rapidi” (4 settimane) per i ricollocamenti e, soprattutto, la redistribuzione di tutti i richiedenti asilo e non solo di coloro che hanno ottenuto lo status di rifugiato.

Il sistema messo a punto stabilisce che, una volta decisa la quota da ridistribuire, i migranti verranno inseriti direttamente nella banca dati del paese di destinazione, che si farà carico anche degli eventuali rimpatri, e non in quello di primo approdo. L’intesa, ha spiegato il ministro, riguarda solo i migranti soccorsi dalle navi delle Ong e da quelle militari. Dall’accordo sono dunque esclusi tutti quei migranti che autonomamente raggiungono le coste italiane e di Malta.

Ora l’Italia non sarà più, nei fatti, il Paese di primo approdo. Il ministro ha sottolineato che gli Stati hanno auspicato di “procedere quanto prima a rivedere le norme sul diritto d’asilo”.

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