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Milano: le location alternative da non perdere

Tra le vie di Milano si nascondono talenti creativi molto particolari e, nel mix di novità in continua realizzazione, può essere piacevole anche riscoprirli in un itinerario non convenzionale.
Ecco qualche idea per scoprire luoghi, monumenti e attrazioni che sanno colpire positivamente e regalare una visione più completa del capoluogo lombardo.
Distretto Isola: nato dall’impegno e dall’esperienza pluriennale delle organizzazioni dei commercianti locali, mostra la convivenza perfetta tra opere di architetture all’avanguardia e botteghe artigiane che cercano di non far sparire i mestieri di una volta. Il contemporaneo, insomma, qui sposa il tradizionale e prova a mantenere vive entrambe le due anime di una Milano in continuo movimento. Se da un lato c’è piazza Gae Aulenti, progettata dall’architetto Cesar Pelli e arricchita dalla Torre Unicredit, dall’altra ecco il Bosco verticale con i due palazzi sulle cui terrazze si trovano ben 2000 tra alberi e arbusti.

Casa degli Atellani e vigna di Leonardo: era l’anno 1498, quando il duca di Milano, Ludovico il Moro, regalò al genio di Leonardo, una vera vigna che è arrivata fino ai giorni nostri. Si trova tra i campi limitrofi alla Casa degli Atellani, che con i suoi motivi rinascimentali vale davvero una visita. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la dimora è stata danneggiata e successivamente solo dopo un grande lavoro di recupero è stata riportata alla luce. La vigna, poi, è stati ripiantata esattamente com’era e dal 2015 è possibile prendere parte a visite guidate in questo luogo.

Labirinto di Pomodoro: un vero e proprio labirinto segreto che è stato realizzato nei sotterranei dell’headquarter di Fendi in Via Solari, dove un tempo venivano costruite le turbine Riva-Calzoni. Fu terminato nel 2011 e le visite sono consentite solo durante pochi giorni all’anno, per cui occorre tenersi informati.

Cripta del Santo Sepolcro: un tempo la città aveva il nome di Mediolanum e ancora oggi, quel periodo storico, si ritrova nei resti di età romana e medievale arrivati fino a noi. Il luogo del Foro corrisponde all’area della Biblioteca Ambrosiana e dell Borsa e dal 1030 vi è stata costruita una chiesa dedicata alla Santissima Trinità, che originariamente aveva una sua parte sotterranea con una copia del sepolcro di Cristo.

Museo Branca: la distilleria del Fernet Branca e del Brandy Stravecchio sorge ancora nel centro di Milano e sì, è quella del famoso digestivo. Nell’area tra l’attuale Viale Jenner e Viale Lancetti, un tempo ospitava le attività produttive dell’azienda, ma anche le aree dedicate ai servizi e all’imbottigliamento. Di 2009 è possibile visitarne il museo (in via Resegone 2), grande 1000 metri quadrati, all’interno del quale scoprire come avveniva la lavorazione (a livello chimico ed erboristico) a metà Ottocento.

Binario 21: in un’area della Stazione Centrale, ma sotto i binari ferroviari ordinari, c’è un luogo da vedere assolutamente. Si tratta del Memoriale della Shoah e un tempo qui avveniva lo scarico e il carico di vagoni postali, fino a quando vi furono caricati centinaia di deportati poi mandati ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come quelli di Fossoli e Bolzano.

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