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Milano, no al carcere per un pedofilo. Disposta “ingiunzione terapeutica”

A Milano, per la prima volta, la Sezione misure di prevenzione del Tribunale disposto una “ingiunzione terapeutica” per un pedofilo.

L’uomo era stato arrestato già nel 2004 per violenza su una bambina, condannato, e tornato libero prima di essere nuovamente arrestato per abusi su altre due bambine. L’accusato, che sarebbe affetto da un ritardo mentale, avrebbe acconsentito alla disposizione del giudice, seguendo il consiglio del suo legale Attilio Villa.

Il carcere “sul piano rieducativo” non ha prodotto alcun “effetto” e tenuto conto della “sistematica ricaduta nel comportamento illecito”, connessa ad “un disturbo della sessualità non controllabile”, al detenuto serve anche un percorso di cure per limitare le “pulsioni sessuali”. Queste le parole proferite in Tribunale dal giudice. Intanto il collegio, presieduto da Fabio Roia, ha ordinato all’accusato di contattare “immediatamente” il Cipm (Centro italiano per la promozione della mediazione) del criminologo Paolo Giulini per un programma “clinico-terapeutico”.

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