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Muro del Messico, Congresso in disaccordo

Il Congresso americano non è riuscito ad accordarsi sulla costruzione del muro al confine con il Messico richiesto dal presidente Donald Trump per una cifra di 5 miliardi di dollari americani.

La chiusura – la terza del 2018 – riguarda circa un quarto delle agenzie federali, compresi la Sicurezza nazionale, Trasporti, Agricoltura, Giustizia e Parchi nazionali. Centinaia di migliaia di impiegati restano perciò a casa.

I parlamentari hanno trascorso tutto venerdì a negoziare con gli emissari della Casa Bianca e, pur essendo scattato lo shutdown a mezzanotte, che lascia a casa 800.000 impiegati federali, l’attività parlamentare è stata aggiornata ad oggi, nella speranza di uscire dall’impasse creata dal braccio di ferro con la presidenza. Quest’ultima, dopo aver annunciato il ritiro dei militari Usa dalla Siria e il loro dimezzamento in Afghanistan, vorrebbe uno stanziamento di almeno 5 miliardi per il muro, uno dei cavalli di battaglia dell’Amministrazione Trump. Sembra difficile che il provvedimento possa passare, anche al senato, dove richiederebbe il voto favorevole di almeno nove senatori democratici. I parlamentari di Camera dei Rappresentanti e Senato sono tornati a casa, aspettandosi un preavviso nel caso di un voto parlamentare.

Lo shutdown, nel pieno del periodo prenatalizia, se sarà limitato nel tempo avrà un effetto contenuto, anche se potrebbe creare problemi nella gestione dei Parchi nazionali.

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