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Napoli, truffe su falsi incidenti e presunte vittime

Falsi incidenti stradali e ipotetiche vittime, opera di un’associazione a delinquere composta da faccendieri e avvocati napoletani.

Si parla di un danno da 1800 euro e uno da poco di 1300 liquidati dalle Poste italiane, uno da 2372 euro dal Comune di Napoli, e più di 3mila euro per due contenziosi con l’Asl Napoli 1. E poi ancora Anm e Sepsa, Radio Marte e una serie di società di trasporti e noleggio auto.  Nell’inchiesta che è stata aperta per indagare meglio sulla vicenda compaiono nuovi dettagli circa le truffe assicurative a Napoli. Ci sono stati arresti e perquisizioni ma si pensa che le proporzioni degli illeciti si estendano a più dei 2800 casi scoperti tramite l’intercettazione di un sms da parte degli inquirenti. I numeri potrebbero essere di gran lunga superiori, ci sono dubbi su almeno 10mila risarcimenti.

Intanto episodi simili si sono verificati anche nella città di Torre Annunziata, provincia di Napoli, dove gli uomini del Gruppo della Guardia di Finanza stanno eseguendo un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di persone ritenute appartenenti ad un’associazione a delinquere che è risultata dedita a compiere raggiri nel settore. Le attività investigative, dirette dalla locale Procura della Repubblica, hanno permesso di appurare l’esistenza di un gruppo che sarebbe stato impegnato sistematicamente ad architettare falsi incidenti stradali o ad alterare le effettive circostanze di quelli realmente accaduti, per ottenere indebiti risarcimenti dalle compagnie assicurative. A fine settembre sempre da Torre Annunziata era partita un’operazione che aveva visto coinvolti tra gli altri tre giudici onorari, diversi avvocati e periti, che aveva portato alla luce un sistema di corruzione legate all’attività degli uffici del giudice di pace della città vesuviana.

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