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Continuano le indagini sul ‘naufragio dei bambini’

Continueranno le indagini sul naufragio di quella che i titoli di giornale hanno battezzato “la nave dei bambini”. Il naufragio, avvenuto lo scorso 11 Ottobre, aveva causato più di 268 morti tra cui moltissimi bambini. La Procura militare ha aperto un’inchiesta per “omissione di soccorso” mentre il gip di Roma Giorgianni ha rifiutato la richiesta di archiviazione.

Il gip di Roma Giovanni Giorgianni ha detto no alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta. Nuove indagini da eseguire  sulla vicenda del naufragio di un’imbarcazione di siriani avvenuto l’11 ottobre 2013 al largo di Lampedusa, nel quale morirono circa 300 persone, tra queste una sessantina di bambini. Il gip si è pronunciato in sede di opposizione alla richiesta di archiviazione.
Nell’inchiesta sono coinvolti sette tra ufficiali e sottufficiali della Marina militare e della Guardia costiera.

La Procura militare, che si occupa dei reati commessi dai militari, ha aperto un’inchiesta parallela per “omissione di soccorso o protezione, in caso di pericolo” (articolo 113 del codice penale militare) e “violenza di militari italiani contro privati nemici” (articolo 185 del codice penale militare di guerra). Dopo tre ore di discussione tra le parti, il Gip ha anche deciso di non accogliere per il momento la domanda di archiviazione presentata dalla Procura di Roma: il giudice Giorgianni ha chiesto venti giorni di tempo per valutare la richiesta di nuove indagini depositata dai legali delle famiglie per accertare le responsabilità degli ufficiali italiani nella morte di 268 persone, tra cui 60 bambini.

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