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One big union: la lotta di classe americana secondo Evangelisti

1877: Bob, Robert Coates, stringe un moschetto nelle mani nel bel mezzo di una rivolta operaia. Ha solo 14 anni “ma se gli avevano dato un fucile voleva dire che avevano bisogno di lui”. L’incipit di One Big Union (romanzo scritto da Valerio Evangelisti pubblicato nel 2011 da Mondadori; 442 p.), proietta subito il lettore in uno scenario di sommosse e scontri proletari, tra gli striscioni del Workingmen’s Party. Ci troviamo nel Sud degli Stati Uniti, dove le comuni sono poste sotto assedio dagli industriali e difese al costo della vita dai lavoratori. Siamo ai primordi delle esperienze sindacali , le “labour union” americane, corporazioni di lavoratori che ben presto si evolveranno del progetto della One Big Union: il progetto di unificazione di tutti i lavoratori immigrati e americani contro i rappresentanti del nascente capitalismo americano. Bob Coates si infiltra nei Knights Of Labour  facendosi accettare all’ interno dell’ Assemblea dei lavoratori. E’ un uomo tranquillo, affezionato alla famiglia, religioso, conservatore ed è una spia. Si muove abilmente tra i membri anziani del sindacato, studia la realtà che lo circonda riportando ciò che vede ai suoi superiori, vive gli scontri rischiando la vita. Completamente assorbito dal suo ruolo, Bob non si pone domande sulle ragioni della sua nemesi. Scruta un mondo dal quale si sente distante per essendovi immerso.

 “I disturbatori li troviamo sempre lì: nel cuore stesso della nascita di un sistema. Sono la ruggine che corrode il metallo appena forgiato. Sono l’equivalente dei tarli per il legno”.

Evangelisti sceglie ancora una volta un antieroe, eppure, non si può dire che Robert Coates sia malvagio. Il suo protagonista, infatti, rappresenta l’americano medio degli Stati del Sud, con le convinzioni, le idee e i sogni che appartenevano a quell’epoca. Un uomo che non condivide gli ideali della ribellione ma nemmeno quelli dei “padroni” e sceglie, per sopravvivere, di non schierarsi e di vivere al servizio del più forte. Un tipo di antieroe molto simile al “negletto”dei romanzi del primo ‘900: incapace di affermarsi o di determinarsi, testimone passivo degli eventi.

Tutti siamo colpiti. E’ una crisi generale. Ne conosci le cause?”
“Sbarcano troppi stranieri” rispose d’impulso Bob. “La concorrenza dei cinesi e degli slavi…”
Furlong lo interruppe. […] “Quello è uno dei motivi, ma non il principale. Nemmeno le truffe dei banchieri che riempiono i giornali lo sono. La verità è un’altra, più tragica. L’operaio americano sta diventando un fannullone”.
“Si, è vero” rispose Bob meccanicamente. […]
“Pretende di guadagnare senza produrre a sufficienza. Accampa diritti che si immagina lui. Vuole lavorare solo otto ore. Non capisce che la sua fortuna è legata a quella del datore di lavoro. Se questi soffre, soffre anche l’operaio”.

Eppure questa scelta, tutt’ altro che banale, ha lo scopo di fornire al lettore un punto di vista estremamente realistico e fedele alla vicenda storica. Insomma, la scelta di un protagonista non-protagonista permette di osservare uno scorcio originale sulle lotte di classe e di raccontarle nel modo più oggettivo possibile.

Dopo la saga di Eymerich, Evangelisti propone un romanzo storico idealmente collocabile tra Antracite e Noi Saremo Tutto. One Big Union, oltre ad avere una trama interessante, racconta più di quarant’anni di lotta di classe americana (Dal 1877 al 1919), rivelandosi  un romanzo storico estremamente dettagliato e impegnato. Oltre alle vicende raccontate, infatti,  tutti i personaggi del libro, comprese le comparse e le figure di scarso rilievo, sono realmente esistite. Evangelisti racconta in maniera mai eccessivamente didattica o noiosa una storia fatta di lotte, spionaggio, utopie e battaglie. One Big Union sarà per il lettore un portale per accedere ad un’altra epoca.

ROMANZI STORICI: 5 TITOLI DA NON PERDERSI

  1. Q (1999), Luther Blisset (aka Wu Ming)- Einaudi
  2. Didone Regina (2017), Diana Servadio- Frassinelli
  3.  La cattedrale del mare (2007), Ildefonso Falcones- Longanesi
  4. Shōgun (2005), James Clavell- Bompiani
  5. Tortuga (2009),Valerio Evangelisti- Mondadori

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